Una nuova vita per Palazzo Torriani

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Il Palazzo nel periodo pasquale con l'installazione dei trasparenti.

• (red.) Le proporzioni appaiono ideali, a formare un’elegante “T”. La bifora slanciata che impreziosisce la facciata di Palazzo Torriani che guarda su Via San Damiano, nel cuore di Mendrisio, rappresenta un duplice simbolo: l’iniziale della storica casata che abitò il Borgo sin dal Medioevo e la rinascita dell’edificio. La finestra affrescata nel Quattrocento, è stata murata nel corso degli anni, ed è riapparsa nell’ambito degli importanti lavori di ristrutturazione avviati dalla fine degli anni Ottanta.
Il secondo decennio del Duemila si pone come un’ulteriore, significativa tappa storica. Le opere di demolizione dell’ex Jelmoli hanno abbozzato il nuovo volto – ancorché transitorio – della vicina Piazza del Ponte, regalando, per così dire, una rinnovata prospettiva anche a Palazzo Torriani. Una riflessione in più che ha indotto il proprietario Hans-Jürgen Gerber e il figlio Andreas a ragionare sulle potenzialità della parte di fabbricato che la famiglia ha acquisito e che sorge in una posizione strategica, nel nucleo cittadino.
L’auspicio espresso dai proprietari è legato alla volontà – come spiegano essi stessi a l’Informatore – “di rivitalizzare il Palazzo”.
Al momento dell’acquisto, nel 1986, la struttura versava in condizioni precarie: le opere di restauro promosse da Hans-Jürgen Gerber hanno comportato sostanziosi interventi. L’edificio, che si sviluppa attorno a un nucleo originario del XIII secolo, si configura su quattro livelli. Le sei attività commerciali al piano inferiore si affacciano sulla via San Damiano.
L’idea di ristrutturare un oggetto di indubbio valore architettonico per i signori Gerber si è intrecciata al desiderio di dare continuità alla storia che lo permea. “Ci piacerebbe – proseguono – che il Palazzo ritornasse oggi un po’ più nel centro di Mendrisio”.
All’interno delle ampie sale, impreziosite da grandi e austeri ritratti, si pensa oggi a 360 gradi. Gli spunti sono molteplici, tutti finalizzati alla scoperta di chicche che decorano pareti, angoli e soffitti dell’edificio.
L’antica dimora della famiglia Della Torre, di origine longobarda, sorge nel nucleo della Città, ma della sua storia e della sua attualità “se ne sa effettivamente poco” affermano i proprietari. Il volto più conosciuto è rivolto verso la vecchia torre medievale: il portale cinquecentesco è sormontato dallo stemma di famiglia, riprodotto anche all’interno. Due accoglienti corti, che danno respiro alla struttura, uniscono le varie componenti del complesso.
La sala di rappresentanza, infine, accoglie l’arredamento barocco originale e include un camino in marmo di Arzo e un imponente soffitto a cassettoni.