Si precisano i contorni del progetto di potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio con un orizzonte temporale fissato al 2040. Dopo l’ultima riunione della Commissione politica di accompagnamento – di cui l’Informatore ha riferito la scorsa settimana – l’Ufficio federale delle strade ha messo nero su bianco i punti essenziali di una strategia di sviluppo che trova l’accordo dei diversi attori interessati. Una scelta che, tuttavia, ha già incontrato le resistenze di un gruppo di cittadini di Melano che, in occasione dell’incontro tra rappresentanti del Cantone, dei Comuni, della Commissione regionale dei trasporti e dell’USTRA, hanno manifestato il proprio dissenso, inscenando una rumorosa protesta davanti alla casa comunale.
Il progetto denominato POLUME è volto sostanzialmente a potenziare la capacità dell’A2 fra Mendrisio e l’uscita di Lugano Nord. I responsabili dell’USTRA hanno illustrato ai membri della Commissione lo stato attuale del progetto generale, che è ormai pronto per essere messo in consultazione presso il Cantone durante l’autunno.
L’obiettivo riguarda la messa in funzione della cosiddetta terza corsia dinamica nel tratto interessato allo scopo di bypassare i cronici problemi di capacità dell’arteria durante le ore di punta.
Per rendere attuabile questa misura – come ha illustrato l’Ufficio federale delle strade – si prevede di aggiungere la corsia d’emergenza alle tre gallerie presenti sul tratto – Gentilino, Melide-Grancia e Bissone-Maroggia – e di riorganizzare gli allacciamenti alla rete locale. Una pianificazione tesa a fluidificare l’A2, ma anche il traffico sulla strada cantonale. Secondo l’USTRA, inoltre, si andrà a valorizzare i comparti di Grancia, Melide, Bissone, Maroggia e Melano dal profilo paesaggistico.
Quattro comparti
Il limite nord del progetto corrisponde alla galleria di Gentilino: le due canne saranno ampliate a 3 corsie e verrà costruita una nuova canna a 2 corsie che servirà per l’accesso in autostrada da Lugano Nord verso settentrione.
Nel comparto di Grancia è previsto innanzitutto un nuovo semisvincolo. Si realizzerà quindi una nuova canna a due corsie della galleria Melide-Grancia che verrà utilizzata nelle fasi di cantiere per deviare il traffico autostradale; sarà poi riconvertita a strada cantonale per il traffico locale fra Melide e Grancia.
Nell’area di Melide si mira, tra le altre cose, a una parziale nuova semi-copertura.
Continuando verso sud, tra Bissone e Maroggia si realizzerà una nuova galleria autostradale a due canne e tre corsie. Sono previste in aggiunta la parziale demolizione dell’attuale tracciato A2 e la sua riconversione in strada cantonale e la riqualifica della strada cantonale lungo la litoranea.
Si giunge infine al comparto di Maroggia-Melano, che ha sollevato i malumori della cittadinanza. Qui si punta a demolire e a trasformare parzialmente in strada cantonale l’attuale tracciato autostradale sino alla Valmara. In secondo luogo si intende costruire un nuovo semisvincolo tra i due paesi (uscita in direzione sud e entrata/uscita in direzione nord). I progetti mirano inoltre a valorizzare la zona a lago fra Melano e Capolago, mediante la messa a disposizione del materiale di scavo e a riqualificare l’area Tannini e quella dei campeggi, con cessione finale del porto di cantiere al Comune quale porto turistico.
I passi successivi
Dopo la consultazione cantonale, l’Ufficio federale delle strade prevede di inviare, nel corso del prossimo anno, il dossier completo al Consiglio federale per la sua approvazione. Spetterà infine al Governo inoltrare all’indirizzo del Parlamento la richiesta di finanziamento nell’ambito del programma “PROSTRA” per il quadriennio 2023-2027.
La Commissione tornerà invece a riunirsi nel corso della primavera del prossimo anno.