La roccaforte azzurra di Riva S. Vitale non vuole diventare una “Mendrisio-bis”

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La roccaforte azzurra di Riva San Vitale – che lo scorso anno ha brindato al 1° centenario di vita sulla poltrona di sindaco del paese – intende confermare le proprie posizioni di forza nel Comune. Di certo non vuole ripetere il destino di Mendrisio, capoluogo dove dopo 24 anni con Carlo Croci alla carica di sindaco ed altri 21 (precedenti) sempre trascorsi a regìa “azzurra”, il Municipio è passato nelle mani del Plr con l’elezione di Samuele Cavadini nel 2018.

L’intenzione dell’attuale sindaco sul Ceresio, Fausto Medici, di non ripresentarsi alle elezioni di aprile o addirittura di lasciare anche prima la poltrona (cfr. l’Informatore del 4 settembre) ha aperto tutta una serie di interrogativi ed ha movimentato le acque rivensi. Anche perché, si sa, Medici ha sempre catalizzato molti voti anche nelle fila di altri partiti e in modo particolare dalla lista senza intestazione. Cosa accadrà ora? Il percorso di Medici alla guida dell’Esecutivo dura da 25 anni e la sua scelta di passare le redini è dettata da molti fattori e non da ultimo alcuni motivi di salute che, in questo periodo di Covid-19, divengono ancor più prioritari. Di fatto, a questo punto l’obiettivo forte della sezione Ppd è mantenere la carica di sindaco, ma chi potrebbe ambire alla poltrona più alta?
In questo periodo la sezione “azzurra” di Riva San Vitale sta vivendo un momento particolare. L’assemblea ha appena ratificato l’uscita di scena – per dimissioni – del municipale del Ppd Spartaco Vassalli al quale subentra Noris Guarisco. Ma dietro le quinte di questa staffetta in Municipio vi è una situazione rara ossia quattro subentranti che hanno declinato l’invito, ciascuno per motivi propri. Il primo, Salvatore Civile, ha addotto ragioni professionali. Il secondo, Tiziano Poma, ricopre il ruolo di presidente della Sezione da 7 anni puntando – insieme al Comitato – sul principio del rinnovamento del partito (anche per età dei rappresentanti in Municipio) e quindi sia per coerenza che per l’impegno di un ruolo diverso, ha scelto di non subentrare; il terzo è Mario Ferrarini, vicepresidente della Sezione, che ha optato per confermare il suo impegno in Consiglio comunale; al 4° posto di subentrante troviamo Giorgio Menzi che sta svolgendo un impegno professionale in Comune: le due cariche non sono dunque compatibili.
Se dunque Fausto Medici decidesse di lasciare la carica di sindaco prima di aprile e i 4 subentranti dovessero confermare la loro scelta di declinare l’invito, il partito dovrebbe presentare un suo candidato fuori lista e la procedura si complicherebbe. In questo scenario, il profilo più naturale alla successione della figura del sindaco potrebbe essere quello della municipale di lunga data e vicesindaca Luisa Vassalli Zorzi. Se il quadriennio si fosse concluso nell’aprile scorso, lei non si sarebbe ricandidata ma il prolungarsi della legislatura a causa del Coronavirus, l’ha condotta fino a questo punto della navigazione e non escludiamo che possa lasciare aperta la porta alla scalata.

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