(p.z.) “Sì, ho deciso, in aprile non mi ricandido. Sicuramente lascerò la carica il 18 aprile e… magari anche prima”. Fausto Medici, sindaco di Riva San Vitale da 25 anni, ha maturato questa scelta durante l’estate. Anzi, a dire il vero, “i primi pensieri in questa direzione li ho avuti durante il periodo del lockdown” ci dice. Un cambio di rotta, perché il sindaco rivense figurava nelle liste Ppd dello scorso mese di aprile ed era pronto a lanciarsi in un altro quadriennio, quando l’ondata di Covid-19 ha spinto le autorità cantonali ad annullare le elezioni e rinviarle di un anno. Cosa è successo in questi mesi? “È successo che dopo 28 anni di Municipio di cui 25 come sindaco (la metà della mia vita da quando sono adulto l’ho messa al servizio della comunità), è arrivato il momento di pensare anzitutto alla salute (un campanello d’allarme è suonato ad inizio agosto), alla famiglia e alla mia vita privata”. Cosa significa attraversare 5 lustri (o meglio 6 legislature!) alla guida di un Esecutivo? “È stata sicuramente una bella avventura. La carica di sindaco tocca tantissimi campi. Partecipi a moltissimi avvenimenti del paese e credo che ti senti vicino alla gente. Assumi tanti ruoli e qualche volta ti ritrovi anche a raccogliere le confidenze della gente. Ad esempio, a me è piaciuto sempre celebrare i matrimoni in Comune”. Riva San Vitale è cresciuta molto, sia in termini di progetti e investimenti che di nuove famiglie e vitalità, però la via dell’aggregazione non l’avete imboccata… “No, non l’abbiamo imboccata…” e questo come altri argomenti potremmo affrontarli fra qualche mese in un bilancio di questo lungo percorso. Quando cioè l’avventura starà per terminare. Come si sente all’idea di “lasciare” il Palazzo? “Non è mai facile staccarsi da una passione ma ora è proprio arrivato il momento di farlo”. Chi potrebbe subentrare alla carica di sindaco? “Uno dei colleghi di Municipio, Spartaco Vassalli, ha rassegnato le dimissioni dall’Esecutivo proprio di questi tempi. In ogni caso, immaginerei un rinnovamento. Comunque sia, il nuovo sindaco lo sceglierà democraticamente la cittadinanza!”.