Capolago, la notte del vandalo

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Il trenino del Monte Generoso dopo la notte del vandalo.

(red.) Perché a un giovane viene in mente di imbrattare un treno fermo alla stazione? Forse non ha vissuto anche lui le difficoltà terribili che la pandemia, nei mesi scorsi, ha causato all’economia, e in particolare al turismo, settore in cui opera, con investimenti milionari e impegno, questa azienda? La Ferrovia Monte Generoso la mattina di qualche giorno fa a Capolago si è trovata davanti a questo scempio.
Non è la prima volta. Un vandalo, i cui gesti sono stati registrati da un dispositivo, ora in mano alla Polizia, di notte ha lavorato meticolosamente con le vernici spray, conciando il convoglio che per diversi giorni è stato bloccato in officina.

Il filmato è già nel computer della Polizia, che sta indagando a fondo, nel tentativo di rintracciare il colpevole. È stato girato nella notte sul 20 agosto da un dispositivo automatico e riprende un ragazzo che imbratta meticolosamente la carrozza di uno dei convogli del trenino che sale sul Monte Generoso. Con una ricca tavolozza di costose vernici spray, il giallo, il verde, il nero, il bianco… sporca la parete destra della carrozza, i finestroni che permettono al viaggiatore di ammirare il paesaggio, la porta d’accesso alla cabina di guida. Si vede, nel filmato, che ogni tanto il ragazzo indietreggia di qualche passo per meglio vedere l’effetto che fa.
Al giovane vandalo non interessa proprio che la mattina dopo, iniziando la giornata di lavoro, la squadra della Ferrovia Monte Generoso si troverà davanti una difficoltà in più, in una stagione particolarmente impegnativa per tutta l’azienda, alle prese con un mercato turistico rallentato dalle conseguenze della pandemia. Il treno non ha potuto circolare per qualche giorno, così conciato, ma l’autore non bada alle conseguenze del suo gesto sull’attività di una ferrovia che investe decine di milioni per promuovere il turismo e l’escursionismo, a vantaggio, soprattutto, della popolazione della regione.
Di esercizi vandalici è piena la stazione di Capolago, basta guardare i ripari fonici oltre i binari mentre si aspetta il treno. Si tratta, come quello pitturato sul trenino della “Generosa”, di disegni che necessitano sicuramente di lunghe sequenze di minuti per essere eseguiti con così tanta cura; ma anche di 5 giornate di lavoro per essere cancellati, da parte degli operai della FMG, per un costo stimato tra 7 mila e 10 mila franchi.
Difficile pensare che siano ragazzate. E anche se lo fossero sono un reato. Il vandalismo, si legge in una pubblicazione della Polizia “è l’atto di danneggiare, deturpare o distruggere in modo illegale, intenzionale e cieco oggetti di proprietà pubblica o privata; in quanto tale rientra praticamente sempre nel reato di danneggiamento, indicato nell’articolo 144 del codice penale: “chiunque deteriora, distrugge o rende inservibile una cosa altrui, o su cui grava un diritto d’uso o d’usufrutto a favore di altri, è punito, a querela di parte, con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria”.
La Città di Mendrisio ha cercato di “istituzionalizzare” la vocazione artistica dei graffitari, mettendo loro a disposizione un muro all’esterno del Centro giovani presso la stazione. Ma i vandali preferiscono agire di notte in luoghi che, sorto il sole, saranno ben visibili a tutti; non hanno il coraggio di agire di giorno, sanno che il loro gesto è un reato.
“Non riusciamo a capire le ragioni che portano a questi atti di vandalismo, sia su suolo privato che pubblico, e che hanno importanti ripercussioni economiche”, dichiara Monica Besomi, Head of Sales & Marketing della Ferrovia Monte Generoso, ringraziando la Polizia che conduce le indagini, “nella speranza che il colpevole venga assicurato alla giustizia al più presto”.