Ottima prestazione degli atleti del Velo Club Mendrisio alla classica corsa in salita Martigny-Mauvoisin valida anche per l’assegnazione del titolo di campione Svizzero della montagna.
Nella partenza, subito lanciata da un attacco a quattro, si inseriva anche il rappresentante del VC Mendrisio Marco Ghirlanda. In seguito i fuggitivi venivano raggiunti anche dall’altro momò Alessandro Santaromita. All’inizio della parte più impegnativa Alessandro allungava in solitaria, fino a raggiungere un vantaggio di 30”. Al suo inseguimento si lanciava Simon Pellaud seguito da un altro esponente del nostro Velo Club, il corridore di origini danesi Asbjørn Hellemose, che lo raggiungevano a circa 6 km dal traguardo, dove avveniva l’affondo decisivo dei due, che non sarebbero più stati raggiunti. Pellaud, incitato dai numerosi tifosi presenti sul finale, tentava a più riprese di staccare l’atleta del VC Mendrisio che, a sua volta, rispondeva con un contrattacco. Negli ultimi 500 metri i due si contendevano la vittoria spalla a spalla, con Hellemose che andava ad imporsi con un guizzo di prepotenza, mentre Pellaud si aggiudicava il titolo di campione Svizzero. Il coraggioso Santaromita chiudeva al 4° rango, a sua volta superato nel finale da Thalmann.
Da sottolineare l’ottima organizzazione della gara, vera festa popolare del ciclismo, che ha visto al via ben 550 concorrenti nelle varie categorie e 108 Elite/Under-23 e professionisti. Con il tempo di 1h06’40” è inoltre stato stabilito il nuovo record della scalata.
Questo l’ordine d’arrivo:
1° Asbjørn Hellemose, VC Mendrisio; 2° Simon Pellaud, Androni-Sidermec, con lo steso tempo; 3° Roland Thalmann, Team Voralberg-Santic a 38”; 4° Alessandro Santaromita, VC Mendrisio a 45”. Così gli altri momò: 11° Alessandro Motti; 30° Marco Ghirlanda; 32° Roger Devittori; 34° Thomas Clapasson. Coinvolto in una caduta, Federico Fumagalli è stato costretto al ritiro.
Tra gli juniores buon 18° rango di Robin Furrer.
Trasferta purtroppo sfortunata quella degli atleti che hanno preso parte alla gare che hanno contraddistinto la ripresa dell’attività anche in Italia.
Lorenzo Pasquotto, dopo aver vinto la propria gara scratch, si classificava all’8° posto nella finale. Purtroppo il giorno successivo, nella gara su strada svoltasi all’autodromo di Imola, è stato coinvolto in una caduta a circa 300 metri dal traguardo mentre si trovava in ottima posizione per ambire a un risultato tra i primi. Anche Belloni ha dovuto abbandonare anzitempo la corsa, costretto lui pure al ritiro da una caduta all’inizio della corsa. Gli altri esponenti momò terminavano nel gruppo.
Ottima prestazione degli atleti del Velo Club Mendrisio alla classica corsa in salita Martigny-Mauvoisin valida anche per l’assegnazione del titolo di campione Svizzero della montagna.
Nella partenza, subito lanciata da un attacco a quattro, si inseriva anche il rappresentante del VC Mendrisio Marco Ghirlanda. In seguito i fuggitivi venivano raggiunti anche dall’altro momò Alessandro Santaromita. All’inizio della parte più impegnativa Alessandro allungava in solitaria, fino a raggiungere un vantaggio di 30”. Al suo inseguimento si lanciava Simon Pellaud seguito da un altro esponente del nostro Velo Club, il corridore di origini danesi Asbjørn Hellemose, che lo raggiungevano a circa 6 km dal traguardo, dove avveniva l’affondo decisivo dei due, che non sarebbero più stati raggiunti. Pellaud, incitato dai numerosi tifosi presenti sul finale, tentava a più riprese di staccare l’atleta del VC Mendrisio che, a sua volta, rispondeva con un contrattacco. Negli ultimi 500 metri i due si contendevano la vittoria spalla a spalla, con Hellemose che andava ad imporsi con un guizzo di prepotenza, mentre Pellaud si aggiudicava il titolo di campione Svizzero. Il coraggioso Santaromita chiudeva al 4° rango, a sua volta superato nel finale da Thalmann.
Da sottolineare l’ottima organizzazione della gara, vera festa popolare del ciclismo, che ha visto al via ben 550 concorrenti nelle varie categorie e 108 Elite/Under-23 e professionisti. Con il tempo di 1h06’40” è inoltre stato stabilito il nuovo record della scalata.
Questo l’ordine d’arrivo:
1° Asbjørn Hellemose, VC Mendrisio; 2° Simon Pellaud, Androni-Sidermec, con lo steso tempo; 3° Roland Thalmann, Team Voralberg-Santic a 38”; 4° Alessandro Santaromita, VC Mendrisio a 45”. Così gli altri momò: 11° Alessandro Motti; 30° Marco Ghirlanda; 32° Roger Devittori; 34° Thomas Clapasson. Coinvolto in una caduta, Federico Fumagalli è stato costretto al ritiro.
Tra gli juniores buon 18° rango di Robin Furrer.
Trasferta purtroppo sfortunata quella degli atleti che hanno preso parte alla gare che hanno contraddistinto la ripresa dell’attività anche in Italia.
Lorenzo Pasquotto, dopo aver vinto la propria gara scratch, si classificava all’8° posto nella finale. Purtroppo il giorno successivo, nella gara su strada svoltasi all’autodromo di Imola, è stato coinvolto in una caduta a circa 300 metri dal traguardo mentre si trovava in ottima posizione per ambire a un risultato tra i primi. Anche Belloni ha dovuto abbandonare anzitempo la corsa, costretto lui pure al ritiro da una caduta all’inizio della corsa. Gli altri esponenti momò terminavano nel gruppo.
Ottima prestazione degli atleti del Velo Club Mendrisio alla classica corsa in salita Martigny-Mauvoisin valida anche per l’assegnazione del titolo di campione Svizzero della montagna.
Nella partenza, subito lanciata da un attacco a quattro, si inseriva anche il rappresentante del VC Mendrisio Marco Ghirlanda. In seguito i fuggitivi venivano raggiunti anche dall’altro momò Alessandro Santaromita. All’inizio della parte più impegnativa Alessandro allungava in solitaria, fino a raggiungere un vantaggio di 30”. Al suo inseguimento si lanciava Simon Pellaud seguito da un altro esponente del nostro Velo Club, il corridore di origini danesi Asbjørn Hellemose, che lo raggiungevano a circa 6 km dal traguardo, dove avveniva l’affondo decisivo dei due, che non sarebbero più stati raggiunti. Pellaud, incitato dai numerosi tifosi presenti sul finale, tentava a più riprese di staccare l’atleta del VC Mendrisio che, a sua volta, rispondeva con un contrattacco. Negli ultimi 500 metri i due si contendevano la vittoria spalla a spalla, con Hellemose che andava ad imporsi con un guizzo di prepotenza, mentre Pellaud si aggiudicava il titolo di campione Svizzero. Il coraggioso Santaromita chiudeva al 4° rango, a sua volta superato nel finale da Thalmann.
Da sottolineare l’ottima organizzazione della gara, vera festa popolare del ciclismo, che ha visto al via ben 550 concorrenti nelle varie categorie e 108 Elite/Under-23 e professionisti. Con il tempo di 1h06’40” è inoltre stato stabilito il nuovo record della scalata.
Questo l’ordine d’arrivo:
1° Asbjørn Hellemose, VC Mendrisio; 2° Simon Pellaud, Androni-Sidermec, con lo steso tempo; 3° Roland Thalmann, Team Voralberg-Santic a 38”; 4° Alessandro Santaromita, VC Mendrisio a 45”. Così gli altri momò: 11° Alessandro Motti; 30° Marco Ghirlanda; 32° Roger Devittori; 34° Thomas Clapasson. Coinvolto in una caduta, Federico Fumagalli è stato costretto al ritiro.
Tra gli juniores buon 18° rango di Robin Furrer.
Trasferta purtroppo sfortunata quella degli atleti che hanno preso parte alla gare che hanno contraddistinto la ripresa dell’attività anche in Italia.
Lorenzo Pasquotto, dopo aver vinto la propria gara scratch, si classificava all’8° posto nella finale. Purtroppo il giorno successivo, nella gara su strada svoltasi all’autodromo di Imola, è stato coinvolto in una caduta a circa 300 metri dal traguardo mentre si trovava in ottima posizione per ambire a un risultato tra i primi. Anche Belloni ha dovuto abbandonare anzitempo la corsa, costretto lui pure al ritiro da una caduta all’inizio della corsa. Gli altri esponenti momò terminavano nel gruppo.
Nella prova di Mountain Bike da segnalare la buona prestazione di Leonardo Giani, giunto al 33° rango nonostante una foratura che lo ha attardato nel finale.