Xam) Finalmente si è tornati a parlare di calcio giocato: davanti a 30 spettatori, come avvenuto per i rossoblù a Nyon…
Veniamo subito a fatti recenti, sarebbe infatti controproducente riattivare il refrain Covid-19. Il Lugano ha pareggiato a Ginevra, il punto conquistato è merito di Baumann che ha salvato due sicure palle-gol dei ginevrini. Il Servette, sotto di una rete al 21’ ad opera di Gerndt – l’unico a uscire (peraltro nettamente) dalla mediocrità – ha dominato la partita in lungo e in largo a parte i primi 20 minuti. Sugli scudi la difesa bianconera, attacco nullo: Bottani si è mangiato una rete già fatta al primo minuto. L’espulsione del capitano non è certamente un buon riferimento per la squadra di Jacobacci: nulla da ridire sul secondo giallo che si è beccato Sabbatini, già ammonito una volta. Fuori posto le critiche indirizzate all’arbitraggio (un Urs Schnyder da 5 stellette). Ma si sa come vanno le cose, quando non vanno bene c’è sempre qualcuno o qualcosa da tirare in ballo. I bianconeri mercoledì (a pagine sportive chiuse) ha giocato a Cornaredo con il Lucerna dell’ex Fabio Celestini che nella Svizzera centrale si sta superando. Mentre in Ticino era stato a lungo criticato, tacciato di incapace e di “chiacchierone” impenitente. Un quotidiano il 30 settembre aveva scritto: “Di materiale per cacciare il mister ce n’è in quantità. Citiamo giusto due cose, l’una figlia dell’altra: una vittoria in campionato su nove partite e, ovviamente, peggiore primo girone dei bianconeri dal loro ritorno in Super League. Persino Zeman, cui affidarono una formazione sgangherata, fece meglio!”. Anche Renzetti, che tanto angelo non è, a prescindere dal suo nome, quando si trattava di contestare e biasimare il mister non si era tirato indietro: “Visto il mio ruolo, l’esonero (di Celestini, ndr) è un pensiero che devo avere: forse mi sono lasciato incantare come voi giornalisti”.
In Ticino naturalmente ci si scandalizza per certi interventi che i nostri “amici confederati” tirano in ballo per parlare male di noi. Ma quando si tratta di “casa nostra” è silenzio assoluto. In ogni modo, Celestini a Lugano non è sicuramente stato trattato bene!
Il Chiasso è rientrato a mani vuote da Nyon. Lo Stade Losanna di Stefano Maccoppi ha vinto 2-1: di Almeida la rete rossoblù. I vodesi hanno anche fallito un calcio di rigore. In Challenge League si gioca (e si lotta) ormai solo per la promozione (Losanna, Grasshopper, Vaduz – cui va aggiunto il Kriens, quarto in classifica, in avvio di stagione considerato dagli “esperti” la squadra numero uno candidata alla retrocessione! Le partite che non riguardano queste 4 squadre fanno parte della serie del nulla: una sequenza che purtroppo discrimina il calcio di questi giorni, già penalizzato dagli stadi vuoti.
In serata riapre i battenti anche il Riva IV. Alle 18.15 l’undici di Lupi affronta l’Aarau. Disposizioni speciali sono state introdotte (per l’accesso allo stadio) anche per la stampa scritta, parlata e televisiva.