Due ministri a Ligornetto

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(red.) “Abbiamo scoperto, settimana dopo settimana, il gusto della libertà. Poter andare in Italia, poter venire in Svizzera. La frontiera non è mai stata chiusa completamente e questo merita oggi un ringraziamento all’Italia”. Sono le parole del Consigliere federale Ignazio Cassis martedì 16 giugno a Ligornetto, in occasione della visita ufficiale di Luigi Di Maio. Il capo del Dipartimeno federale degli affari esteri (DFAE) e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale si sono incontrati all’indomani della riapertura completa e senza restrizioni delle frontiere. Di Maio, giunto in mattinata all’aeroporto di Agno, è stato accompagnato dapprima al valico di Chiasso Brogeda, accolto dal suo omologo svizzero, dal sindaco Bruno Arrigoni e dalle autorità doganali; il benvenuto ai due ministri, al loro arrivo a Ligornetto, è stato porto dal sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini.
“Quando il presidente Giuseppe Conte stava preparando il decreto che chiudeva l’Italia a causa della pandemia – ha proseguito Cassis nella sala principale del Museo Vela – abbiamo potuto sentirci al telefono e scongiurare che fosse chiusa la frontiera per quei frontalieri che garantiscono le nostre cure sanitarie”.
Luigi Di Maio ha avuto parole di gratitudine “nei confronti del Consiglio federale e del popolo svizzero” per il materiale sanitario donato all’Italia nei giorni più bui della pandemia.
Le misure attuate dal governo di Roma per contenere e risolvere questa emergenza hanno permesso di riaprire i confini anche con il nostro paese; è qui che il capo della Farnesina ha rivolto un invito molto esplicito affinché gli svizzeri visitino l’Italia, dove “il turismo è di vitale importanza”.
Ignazio Cassis, dopo Chiasso, mercoledì 17 giugno si è recato a Kreuzlingen per analoghi incontri sulle frontiere aperte tra Svizzera, Germania, Austria e Lichtenstein; il 26 giugno sarà a Ginevra per sottolineare l’apertura della frontiera con la Francia.