Bullismo, minacce, piccole estorsioni, vie di fatto, aggressioni, droga, spaccio, botte. Sono questi principalmente i reati di cui si macchiano le gang di giovanissimi (ancora minorenni o piccoli adulti) presenti anche nel Mendrisiotto. Il fenomeno è di stretta attualità (anche in Ticino ed in Italia) ed emula quanto si registra nelle principali città americane da diversi decenni. “I ragazzi si associano in una sorta di esaltazione – sottolinea il comandante della Polizia Regione I Chiasso Nicolas Poncini – dentro la quale c’è un leader manipolatore e tutti gli altri lo seguono. Attraverso i social network – che costituiscono una sorta di vetrina – questi ragazzi accalappiano altri giovanissimi con promesse di soldi facili e bella vita”. In realtà spesso, i video e le foto che vengono pubblicati online da queste bande – aggiunge il sergente maggiore Mauro Mantovani alla testa del Servizio anti-droga-Gruppo Visione Giovani – sono realizzate con soldi falsi e pistole altrettanto “tarocche”, farmaci, droghe oltre ad automobili lussuose. La Polizia comunale di Chiasso lavora su questo fronte per arginare il fenomeno e monitora di continuo la situazione. Una delle maggiori bande del Ticino è stata smantellata lo scorso anno ed aveva quale fulcro Mendrisio. Questa realtà tocca anche Chiasso dove fra l’altro una gang è sotto inchiesta.