Sa.Gr.) Anche il Museo dei Fossili del Monte San Giorgio, situato nel cuore di Meride, ha riaperto le proprie porte – dopo il lockdown imposto – a metà maggio, rispettando le misure sanitarie e comportamentali raccomandate. Per l’occasione Luca Zulliger, direttore della struttura, ha fatto da cicerone e ci ha spiegato alcune novità, così da tenere aggiornati i lettori de l’Informatore. La premessa? “Una visita in questi luoghi, sul territorio e nel museo dei fossili, vi permetterà di scoprire il fascino di un mondo perduto risalente a oltre 240 milioni di anni fa”.
Accenni di storia
Il Monte San Giorgio è da annoverare tra i più importanti giacimenti fossiliferi al mondo del Triassico Medio, un’epoca geologica compresa tra 247 e 237 milioni di anni fa. I fossili di questa montagna, noti per la loro varietà e per l’eccezionale stato di conservazione, sono stati portati alla luce e analizzati a partire dal 1850 da paleontologi svizzeri e italiani. Il riconoscimento internazionale di questo giacimento è confermato dall’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO avvenuta nel 2003 su versante svizzero e nel 2010 su quello italiano.
Come è strutturato il museo
• Piano terra – Visitor center
L’ingresso a piano terra dà accesso al visitor center del Monte San Giorgio che raccoglie informazioni turistiche di carattere regionale, un angolo ristoro e la zona servizi. Dal visitor center si accede alla biglietteria e allo shop. Sono esposti fossili e ricostruzioni di sauri marini e terrestri di grandi dimensioni.
• Primo piano – Formazione di Besano e corte interna
Al primo piano si trovano i fossili più antichi, ritrovati nelle campagne di scavo del secolo scorso e appartenenti al livello fossilifero più ricco del Monte San Giorgio denominato Formazione di Besano (Triassico Medio). Nella sala multimediale sono 7 i cortometraggi che possono essere proiettati su grande schermo (disponibili in 4 lingue) e che spiegano molto chiaramente alcuni fatti e fossili. Nello specifico la scelta, se non si vogliono vedere tutti (la durata è di circa 5 minuti), è tra “La convenzione del Patrimonio mondiale”; “Rettili triassici del Monte San Giorgio – l’origine dei fossili”; “Pesci triassici del Monte San Giorgio”; “Monte San Giorgio – Una storia di 240 milioni di anni”; “Monte San Giorgio – cercare il grande nel piccolo”; “Monte San Giorgio – Sono MCSN 5758, un Neusticosauro” ed “Helveticus – Il Monte San Giorgio”. Non mancano i numerosi modelli di grandi rettili marini che, appesi al soffitto, formano una sorta di acquario del Triassico Medio.
Da questo piano si accede alla corte interna del Museo che ospita – in una saletta rimessa a nuovo – Triassic Park: una postazione dedicata alla realtà virtuale e realizzata in collaborazione con alcuni studenti della SUPSI. Qui i visitatori possono comodamente sedersi, indossare il visore Oculus 3D e lasciarsi avvolgere dall’ambiente marino del Triassico Medio. Una ricostruzione virtuale, mossa da algoritmi, che dà la possibilità di seguire “dal vivo e in grandezza naturale” alcuni animali e i loro comportamenti. Per l’esattezza si possono seguire 3 specie di rettili, 3 specie di pesci e un ammonoide.
Sempre nel cortile è stato realizzato uno spazio-laboratorio; luogo in cui vengono svolte le varie attività proposte dal museo (per l’estate verrà organizzato un “Campus per mini-paleontologi”, maggiori dettagli verranno forniti sul sito internet museodeifossili.ch).
• Secondo piano – Calcare di Meride
Al secondo piano ci sono vetrine dedicate agli ultimi 150 anni di storia dallo sfruttamento industriale sino alla ricerca scientifica, con l’estrazione degli scisti bituminosi, la produzione del Saurolo e le campagne di scavo paleontologico. Allo stesso piano sono esposti i fossili appartenenti ai livelli fossiliferi del Calcare di Meride (strati della Cava inferiore, Cava superiore, Cassina e Kalkschieferzone) risalenti al Triassico Medio. Tra le postazioni multimediali ci sono il Paleorama e il Rilievo interattivo. Nello specifico il Paleorama, realizzato in collaborazione con la scuola d’arte di Zurigo e il sostegno dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Mendrisiotto e del Basso Ceresio, coi disegni di Gaia Codoni, porta i visitatori a guardare la storia della stratificazione: dalla roccia vera estratta dallo scavo presso Acqua del Ghiffo e posizionata al museo, un miscuglio di immagini animate e di fossili prendono vita al fine di far capire come avviene, appunto, il processo di stratificazione e della fossilizzazione. Per quanto riguarda invece il Rilievo interattivo, attraverso quella postazione gli avventori possono dilettarsi a scoprire le escursioni che propone il Monte San Giorgio, come pure possono approfondire le proprie conoscenze tecniche riguardo le rocce.
• Terzo piano – Rocce del Giurassico
Al terzo piano sono esposti fossili appartenenti alle rocce giurassiche della Macchia Vecchia, Broccatello, Calcare di Besazio, Calcare di Saltrio, Formazione di Moltrasio e Formazione di Morbio, più giovani di 40-50 milioni di anni rispetto ai livelli triassici. In un locale sono proposti un filmato sul Monte San Giorgio e parte del vecchio museo dei fossili. Ma qui trova ubicazione anche un’altra novità: l’Acquario Triassico. Grazie alla realtà aumentata – progetto realizzato in combinazione con il Triassic Park e quindi con SUPSI – si propone ai visitatori un acquario in cui nuotano le identiche specie che si possono osservare con il visore 3D, anche se in dimensioni più piccole… ma non meno suggestive!
Il Museo dei Fossili del Monte San Giorgio, in via Bernardo Peyer 9 a Meride, è aperto dalle 9 alle 17 da martedì a domenica e offre ai visitatori adulti audioguide con postazioni a tutte le teche e la scelta di 4 lingue. La struttura non dimentica i più piccoli. Infatti offre loro un percorso di 10 postazioni (da scovare e scansionare con l’Ipod fornito dal museo oppure con il proprio telefonino) che vengono spiegate ai giovani avventori del museo attraverso la voce e le immagini del Sauro “Fred”…