Olivi, una mappa ticinese

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Preservare e valorizzare la pianta dell’olivo a sud delle Alpi: sono da quasi due decenni i principali obiettivi dell’Associazione Amici dell’Olivo fondata a Rancate nel 2001. Allo scopo di sottolineare l’imminente ventesimo anniversario, l’Associazione si fa promotrice di un’iniziativa volta a mappare il territorio, attraverso un censimento di tutte le piante di olivo presenti in Ticino.

L’invito è rivolto a tutti i privati che possiedono un olivo nel loro giardino, a chi si occupa di un piccolo oliveto, a patriziati, parrocchie e Comuni che hanno olivi sul suolo di loro competenza, ad aziende che ornano le loro proprietà con queste piante.
La coltivazione estesa dell’olivo nel nostro Cantone, con una produzione di olio ragguardevole sulle rive del Ceresio e del Verbano, risale a parecchi secoli fa. Tuttavia, i rigidissimi inverni del 1494, del 1600 e ancora del 1709 hanno distrutto quasi completamente gli oliveti ticinesi. All’inizio del secolo scorso si contavano parecchi olivi all’interno dei vigenti, ma – osserva l’AAO – sembra che solo a Gandria si producesse ancora il prezioso olio.
La consapevolezza del patrimonio olivicolo locale, spinge oggi gli Amici dell’Olivo, con oltre duecento soci, a intervenire puntualmente o su richiesta con consulenze sulla gestione delle piante: piantumazione, concimazione, lotta fitosanitaria, potatura e raccolta di olive, senza dimenticare il prodotto finale, ossia l’olio. L’Associazione lavora a stretto contatto con il Servizio fitosanitario cantonale per quanto riguarda la lotta alle malattie della pianta, in modo particolare la mosca dell’olivo.
L’attenzione è anche posta sui pericoli che potrebbero derivare da un’eventuale propagazione del batterio della Xylella Fastidiosa che rappresenta un vero e proprio dramma per i proprietari di olivi, laddove ha già colpito estesi territori. Un batterio tanto più temibile in quanto danneggia anche alberi da frutta e piante ornamentali.
L’inventario promosso da AAO ha lo scopo di gestire in modo ottimale il patrimonio dell’oro verde alle nostre latitudini soprattutto in ottica di lotta fitosanitaria, ma anche riguardo la valorizzazione dei frutti grazie ai due piccoli frantoi attivi a Sonvico e Losone.
Per partecipare e richiedere il formulario occorre scrivere all’indirizzo premoli.claudio@gmail.com oppure telefonare allo 079 731 63 83 entro il 31 luglio prossimo. La privacy, assicurano i promotori, sarà garantita: i dati personali raccolti saranno trattati in maniera strettamente confidenziale e non saranno divulgati a terzi. Fra coloro che prenderanno parte al censimento saranno inoltre estratti tre nominativi che vinceranno un premio offerto dall’Associazione.