Le sale del m.a.x. museo di Chiasso accoglieranno nuovamente i visitatori da martedì 9 giugno. La mostra Alberto Giacometti (1901-1966). Grafica al confine fra arte e pensiero potrà finalmente svelarsi al grande pubblico, offrendo una visione globale dell’opera grafica dello scultore bregagliotto, a cui si affiancano dipinti, disegni, sculture e fotografie.
Alberto Giacometti è conosciuto soprattutto come scultore e pittore. Tuttavia disegnava anche molto: era un modo privilegiato per cercare di conoscere la realtà, tramite lo studio delle opere d’arte di ogni epoca. Durante la sua vita, l’artista ha ugualmente realizzato un gran numero di incisioni e litografie.
La produzione grafica di Giacometti è espressione di una profonda ricerca, rimasta meno nota e visibile fino a oggi. Per questa ragione, il m.a.x. museo ha ritenuto indispensabile metterla in luce. È esposta così, per la prima volta, una ricca selezione della sua opera grafica, con oltre quattrocento fogli: dalla xilografia all’incisione a bulino, dall’acquaforte alla litografia; non è raro che questi fogli siano legati all’illustrazione di libri.
La rassegna chiassese illustra anche, come anticipato, dipinti, disegni, sculture e fotografie, nonché una scelta di tavole che fanno parte della raccolta intitolata Quarantacinque disegni di Alberto Giacometti, pubblicata da Einaudi nel 1963, tre anni prima della scomparsa dell’artista.
L’esposizione, che si avvale di prestiti di prestigiose istituzioni e collezionisti privati su tutto il territorio svizzero e anche a livello internazionale, è a cura di Jean Soldini, filosofo e storico dell’arte, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina, e si inserisce nell’ambito del tema del Centro Culturale Chiasso per la stagione 2019-2020, ossia “confine”.
L’emergenza sanitaria ha imposto il rinvio di questo appuntamento tanto atteso nell’ambito dell’agenda culturale della regione. Secondo le ultime disposizioni federali in materia, le strutture museali possono ora riaprire i battenti, a condizione di accogliere le persone in piena sicurezza: le normative sono state pienamente applicate anche al m.a.x. museo. Nei mesi di chiusura forzata, la struttura ha allestito infatti un piano di accoglienza secondo le disposizioni igienico-sanitarie decise dalle autorità federali e cantonali. Gli ingressi saranno contingentati per rispettare il numero massimo di persone consentito (una persona ogni dieci metri quadrati). All’entrata si troverà un dispenser a fotocellula con disinfettante per le mani. Su richiesta, saranno fornite anche mascherine collocate in buste singole e guanti monouso.
Conseguentemente all’apertura rinviata, la mostra avrà un periodo espositivo slittato di circa tre mesi rispetto a quanto inizialmente previsto: il finissage è infatti fissato a domenica 10 gennaio 2021, mantenendo il numero di settimane previsto per visitare la rassegna.
L’esposizione è accomagnata dal catalogo di 400 pagine italiano/inglese.