Ilaria Käslin lascia l’agonismo

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Nella foto Ilaria Kaeslin, qualche anno fa, insieme alla promettente compagna di società, Nina Ferrazzini (a destra).

La bellissima parabola sportiva della ginnasta della SFG Chiasso, Ilaria Kaeslin, è giunta al termine. L’ufficializzazione è arrivata attraverso il canale della Federazione svizzera ma chi era vicino a lei sapeva da qualche tempo che la ginnasta che tante emozioni ci aveva regalato in questi anni stava maturando tale decisione.

Ilaria, ventiduenne, faceva parte della squadra nazionale maggiore dal 2013. Nella sua carriera ha partecipato con la squadra rossocrociata a sei edizioni dei Campionati mondiali e a sette dei Campionati europei. È stata campionessa svizzera assoluta nel 2018, nonché vincitrice di parecchi titoli di specialità alla trave, e ha infine trionfato alla recente Festa Federale di Aarau 2019. Una carriera sicuramente molto prestigiosa contraddistinta da due “prime storiche” per il Ticino e naturalmente per la SFG Chiasso, ossia i citati trionfi al Campionato svizzero e alla Festa Federale. Ma l’apice della sua carriera lo si deve senza dubbio focalizzare con il 4° rango nella finale alla trave ai Campionati europei svoltisi a Berna nel 2016. Cinque miseri centesimi permisero alla fuoriclasse rumena Ponor di soffiarle quel bronzo che avrebbe rappresentato per Ilaria il coronamento di un sogno pur ancora sfiorato due anni dopo a Stettino, sempre in occasione dei Campionati europei.
“Avrei voluto porre termine alla mia carriera con gli Europei di Parigi, rimanendo comunque riserva di Giulia Steingruber in funzione dei GO di Tokio ma questa tristissima pandemia ha scombussolato tutto. Dopo oltre due mesi di pausa avrei dovuto riprendere praticamente una preparazione dalla base senza neppure sapere se i CE (forse in programma a fine ottobre) saranno effettivamente ufficializzati. Non sono più riuscita a trovare la giusta motivazione, non sento più la stessa gioia di varcare la porta di una palestra, mi mancano quegli stimoli fondamentali senza i quali non è possibile stare quasi trenta ore alla settimana a contatto con gli attrezzi. Una decisione molto sofferta ma ponderata a fondo. Ora sono più serena, mi concentrerò sui miei studi in psicologia ma la danza, l’arte e il disegno rappresentano per me mondi molto interessanti. Ho vissuto anni meravigliosi, indimenticabili ma, come ogni cosa nella vita, tutto ha un inizio e una fine.”
Grazia, eleganza, fascino e grandi doti interpretative resteranno per sempre negli occhi e nel cuore di chi l’ha seguita e ammirata durante questa sua bellissima parabola sportiva.

Con Ilaria ricordiamo che ha lasciato la squadra nazionale anche l’altra giovane promessa chiassese Nina Ferrazzini.
La diciassettenne ha effettivamente chiuso da qualche mese il suo percorso sportivo, lei che da un anno era stata inserita nei Quadri allargati della nazionale rossocrociata. Al primo impatto con la grande ginnastica aveva clamorosamente ottenuto uno splendido 3° posto ai Campionati svizzeri assoluti dello scorso anno, proponendosi nel contempo come un possibile astro nascente del nostro movimento. Un anno prima aveva fatto molto bene anche ai Campionati europei juniores di Glasgow, risultando la migliore fra le rossocrociate in gara. Invece qualcosa si è rotto nel suo rapporto con il mondo ginnico di alto livello, una rottura coincisa con la tristissima decisione di abbandonare prematuramente il contesto.

Ilaria, Nina, due abbandoni che fanno parte della difficile e delicata realtà dello sport di alto livello. La ginnastica artistica come altre discipline sportive e forse più di altre che vanno per la maggiore, necessita di un enorme coinvolgimento a tutti i livelli. Ciò che le nostre due ragazze, nei loro differenti percorsi, hanno proposto è da elogiare incondizionatamente. Tutta la famiglia ginnica chiassese e ticinese in generale deve essere riconoscente per quanto hanno saputo proporre, a entrambe vadano ora i migliori auguri per le nuove sfide che vorranno affrontare.


Fulvio Castelletti