Autorità di protezione del minore e dell’adulto (ARP): il Governo intende istituire una nuova autorità giudiziaria.
Prima ci fu, e funzionò per decenni, la “tutoria” in ogni singolo Comune, composta di solito dal sindaco, qualche municipale, qualche persona brava nel “sociale”. Poi nacquero le Commissioni tutorie regionali, in funzione fino alla fine del 2012. Con il 1° gennaio 2013 entrarono in campo le Autorità regionali di protezione (ARP): 16 organismi – due nel Mendrisiotto, a Chiasso e a Ligornetto – composti da un presidente, un membro permanente e dal delegato del Comune di domicilio della persona per la quale occorre prendere dei provvedimenti. Riforme andate di pari passo con l’evoluzione del diritto che riguarda le persone più fragili, minorenni e adulti; con la società che cambia i suoi modelli; e che coinvolge famiglie, istituti, scuole, magistrature, amministrazioni pubbliche. Ma, appena 8 anni dopo l’ultima riforma, si cambia di nuovo: la politica ha dovuto ammettere che sono stati anni difficili, che le cose non sono andate come si voleva.