Le cure di un servizio spitex privato durante la pandemia

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foto d'archivio

In attività da 3 anni nel Mendrisiotto, con sede in Piazza Boffalora a Chiasso, Crisalide Cure, anche nelle settimane molto difficili a causa della pandemia, è impegnata nel mantenere saldo uno dei principi alla base del proprio lavoro: affidare il paziente, nel limite del possibile, alla medesima persona curante durante l’intero percorso. Ogni infermiera, ogni assistente di cura segue solitamente il medesimo gruppo di pazienti. Una premura assai apprezzata in un periodo in cui la solitudine delle persone anziane e malate, residenti a domicilio, si fa sentire. La prudenza e le raccomandazioni delle autorità hanno reso più rari i contatti fra gli utenti e i famigliari. Il tempo trascorso in casa per le cure infermieristiche e per le altre mansioni definite dallo spitex è molto apprezzato dall’utente, che riceve un po’ di compagnia da persone di cui si fida; persone attese, che non esitano a scendere per togliere la posta dalla buca delle lettere o a svolgere altre piccole cortesie; o portare un mazzolino di fiori.
Le collaboratrici frontaliere, una parte dell’organico, hanno accettato la proposta della direzione di rimanere vicine al posto di lavoro, in un alloggio, e dunque di non rientrare in Italia, dai loro cari. “Alla base di questa scelta c’è soprattutto la volontà, da parte nostra, di proteggere loro e gli utenti. Mostrano un senso del dovere ammirevole”, spiega la titolare Rosella Ronchetti, che condivide la conduzione di Crisalide Cure con Angela Di Donato, responsabile sanitaria.