Non suscita l’unanimità della Commissione della gestione il messaggio del Municipio di Mendrisio sul consuntivo, il primo, dell’Ente Case Anziani Mendrisiotto. Il rapporto (relatore Davide Rossi, PPD) è infatti sottoscritto “dalla maggioranza” dei commissari. I quali sono solo “parzialmente soddisfatti” delle risposte avute dal capo dicastero Giorgio Comi, ma si augurano che nel prossimo bilancio “ci sia un’analisi operativa oltre che di tipo finanziario e che questa sia presentata istituto per istituto, con un rapporto di gestione in relazione alla presa a carico degli anziani”.
Il messaggio è all’ordine del giorno della seduta convocata lunedì 9 marzo alle 20. D’interesse, fosse soltanto per il numero di atti che la riguardano, ben 7, senza contare
gli allegati, la trattanda relativa alla mozione generica presentata l’8 gennaio 2018 da tre consiglieri sul futuro del Centro giovani.
Gianluca Padlina (PPD), Gabriele Manzocchi (IaS) e Andrea Stephani (I Verdi), sulla scia delle numerose critiche sollevate periodicamente riguardo al funzionamento del Centro, avevano preso a cuore e approfondito la questione, chiedendo al collegio legislativo di prendere una decisione: lasciarlo aperto o chiudere i battenti. E questo dovrebbe essere il quadro di riferimento in cui si muoverà lunedì il CC. Solo due, come detto, le alternative: se la maggioranza ritiene di lasciarlo aperto, i servizi competenti devono impegnarsi a integrare nella gestione del Centro i miglioramenti indicati, alcuni dei quali già introdotti; se i consiglieri decideranno lunedì di chiuderlo, il Municipio avrà due mesi di tempo per farlo e dare un’altra sistemazione all’ex magazzino della frutta e della verdura.
Ben 19 le pagine del rapporto preliminare, datato 21 dicembre 2018, con cui il Municipio ha difeso la continuità del Centro, tenendo conto delle indicazioni contenute nel rapporto presentatogli qualche mese prima, il 21 settembre dalla Commissione ad hoc costituita dopo l’inoltro della mozione. Di questo organismo, che si è riunito ben 11 volte, hanno fatto parte consiglieri di tutti i partiti. Ma non di Lega-UDC, gruppo che da tempo chiede a gran voce la chiusura definitiva del centro. I giovani di questo schieramento, tuttavia, quando la commissione decise di interpellare gli organismi giovanili dei partiti, si dichiararono “fiduciosi” nella ripresa del centro, a patto di correggere il tiro, per esempio negli orari, adottando una gestione “lungimirante e permissiva” per il bene dei giovani e del centro stesso.