Indietro tutta. I rossoblù scivolano di altri tre punti in classifica, sconfitti da un osanna che si è fatto bello grazie a un calcio di rigore e all’ennesima svista difensiva.
Purtroppo la situazione è precipitata. Il Chiasso ha perso ancora tre punti per strada, il suo avversario diretto, lo Sciaffusa, ne ha conquistati ben 7 nelle prime tre gare del girone di ritorno portandosi a una distanza (più 10) che terrà acceso il campanello d’allarme sino alla fine del campionato.
A preoccupare è il fatto che la squadra di Lupi non si è rotta, però un misero punto in tre partite (pur tenendo conto dello spessore delle squadre incontrate) non permette certamente di sperare in bene, com’era capitato l’anno scorso.
Rileggendo le ultime uscite, il punticino ottenuto contro il Grasshopper ha il sapore di un brodino. Gli zurighesi, da come si erano presentati al Riva IV, avevano in effetti dato l’impressione di una squadra in crisi. Non a caso il club della Limmat ha mandato via Uli Forte, affidandosi a un allenatore austriaco (Goran Djuricin) in vista di riuscire perlomeno a disputare il match di barrage contro la penultima di Super League.
Contro la capolista, comunque, i rossoblù non hanno per nulla sfigurato, anzi, senza guardare la classifica (come piace dire al mister) nessuno avrebbe scommesso un franco che tra le due squadre ci fossero 30 punti (!) di differenza, ora diventati 33. Purtroppo l’atteggiamento propositivo denotato anche domenica non è stato premiato.
I vodesi hanno usufruito di un calcio di rigore concesso dall’arbitro Wolfensberger (30’, Turkes) e sono pervenuti al raddoppio (72’ Schneuwli) in circostanze fortunose (maldestro rinvio di un difensore). Bisogna anche dire che la sfortuna si sta accanendo contro una squadra che non riesce a fare quel passo decisivo diventato ormai indispensabile per almeno sperare nella salvezza in zona Cesarini: Pollero è dovuto uscire dal campo dopo 20 minuti raggiungendo in infermeria altri 8 suoi compagni (una situazione che dura da inizio stagione!). Almeida, che lo ha sostituito, ha colpito un palo mentre Malinowski (entrato nel finale) si è purtroppo mangiato un gol.
La verità è che il Chiasso continua a perdere mentre gli altri vincono, compresi Kriens (quarto in classifica) e Stade Losanna (i vodesi hanno rifilato un poker alle “cavallette”), per non dire del Vaduz che è salito addirittura al secondo posto. Abbiamo citato queste squadre perché in avvio di campionato al Riva IV si parlava di tre possibili avversari su cui fare la corsa…
Tra l’altro il prossimo si chiama proprio Vaduz, la squadra più in forma (en plein di 9 punti in tre gare) contro cui i rossoblù non vantano di certo un bilancio positivo (tre sconfitte e un pareggio nel 2019).
È importante ritrovare gli equilibri, al momento molto precari: la difesa va regolata, il gioco all’arrembaggio è controproducente perché si creano non solo spazi vuoti ma anche vere e proprie corsie di sorpasso a partire da metà campo.
Mancano soltanto 15 giornate al termine, qualcosa di sbagliato probabilmente è stato fatto: 10 punti di ritardo sulla penultima sono tanti per una squadra che ha comunque un potenziale di buon livello.
Inoltre il calendario non aiuta a essere ottimisti in quanto lo Sciaffusa andrà affrontato nella cittadina sul Reno e a Baulmes si sono già prese tre sberle dallo Stade Losanna che ha più del doppio di punti. E non ci sembra il caso di tirare in ballo il Wil (tre sconfitte di fila) che vedremo sabato 22 al Riva IV (anche i sangallesi sono posizionati con 27 punti).
La sfida salvezza non è persa ma, come dice bene Patrik Rossini: adesso bisogna portare a casa il bottino pieno, non più il punticino!