Tolte le protezioni di cantiere, sono apparsi questa settimana nuovi aspetti di quello che sta diventando un nuovo quartiere della città di Mendrisio. Al posto di vecchi depositi, antiche fabbriche, caseggiati mezzo abbandonati, il Comune, il Cantone e le Ferrovie stanno lavorando nelle rispettive zone di competenza per consegnare entro pochi mesi le tessere del puzzle chiamato ad estendere la zona urbana di Mendrisio, “riprendendo” un quartiere piuttosto modesto fino a qualche anno fa. La nuova stazione, la nuova sede della SUPSI e nuovi spazi di servizio saranno presto terminati. Quelli che si vedono spuntare in questi giorni sono i pilastri della grande pensilina dei mezzi pubblici, operativa entro la primavera nell’ambito del nodo intermodale; i pilastri “giocano” con il lungo edificio della SUPSI (nell’immagine). Il piazzale attuale sarà riservato alle motociclette e alle biciclette.
Anche l’economia locale si sta svegliando e lungo la strada sono comparse nuove attività, fra queste un ufficio di cambio.
Il Campus universitario SUPSI da settembre 2020 accoglierà circa 250 collaboratori stabili, 650 studenti della formazione di base e oltre 700 studenti della formazione continua. Un movimento giornaliero piuttosto ragguardevole di persone, in buona parte pendolari che utilizzeranno i mezzi pubblici di trasporto, il treno in particolare.