
Una domenica tra dipinti e fotografie. Un gruppo attento di visitatori, una guida e un leggio, indispensabile a chi fornisce le spiegazioni per avere le mani libere e “parlare” attraverso la lingua dei segni. La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate ha dato vita, lo scorso 2 febbraio, a un evento-pilota con la collaborazione dell’Associazione Sordità & Bilinguismo di Castione: una visita guidata della mostra Arte e Arti. Pittura, incisione e fotografia nell’Ottocento riservata a persone non udenti. L’appuntamento è stato allestito nel contesto del “Progetto Meti” nato allo scopo di offrire una chiave di accesso all’esposizione anche a persone con questa disabilità.
Una prima esperienza riuscita. “Un incontro vicendevolmente arricchente” rivela a l’Informatore Valeria Restaino-Fanelli, collaboratrice della Pinacoteca rancatese.
La visita è stata preceduta da un approfondito lavoro di ricerca effettuato ad hoc dalla guida – anche lei non udente – per arrivare a tradurre nella lingua dei segni termini specifici legati alla rassegna espositiva che si è conclusa proprio domenica scorsa. Una mostra dedicata alla “rivoluzione” vissuta dal mondo artistico dopo l’invenzione della fotografia che ha sconvolto il concetto stesso di arte come lo si era inteso da secoli.
“Si è trattato di una “prima” – continua Valeria Restaino-Fanelli. – L’intento è nondimeno quello di proseguire sulla via intrapresa, immaginando iniziative che possano viepiù coinvolgere queste persone”. L’accento è posto sul termine di inclusione. La fruizione di luoghi d’arte, infatti, non è sempre immediata per persone con problemi di udito. Se strutture importanti e conosciute internazionalmente, ubicate in grandi centri, beneficiano di ogni genere di ausili, i musei di dimensioni più modeste o situati in zone periferiche sono più svantaggiati sotto questo profilo. Ecco allora fiorire iniziative come quella ideata per la prima volta dalla Pinacoteca di Rancate che si è rivelata un successo.
Il gruppo si è mosso tra le diverse sale della Züst, soffermandosi ad ammirare opere di Jean-Baptiste-Camille Corot, di Pellizza da Volpedo, di Luigi Rossi, di Filippo Franzoni e dei Vela, tra gli sguardi incuriositi dei numerosi visitatori che hanno approfittato dell’ultima giornata di apertura della mostra che ha caratterizzato la stagione autunnale e invernale. Un’operazione riuscita tanto che i componenti hanno già chiesto informazioni sui prossimi eventi in programma.