(red.) Citata in documenti storici risalenti al 1209, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, che sorge nel nucleo storico di Ligornetto, ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti che ne hanno via via modificato l’aspetto. Nella prima metà del 1700 è stata trasformata in stile tardobarocco.
L’edificio sacro – che si presenta con una pianta ad unica navata a tre campate, coperta con una volta a botte – necessita oggi di rilevanti lavori di restauro. Il Consiglio di Stato ha stanziato, nei giorni scorsi, un sussidio pari a 265’500 franchi a favore della Parrocchia. La stessa ha promosso un’azione natalizia (cfr. l’Informatore del 13 dicembre 2019) volta a raccogliere i fondi necessari per le ristrutturazioni che prenderanno il via, con ogni probabilità, la prossima primavera: il cantiere si svilupperà sull’arco di un anno e mezzo circa. L’investimento è quantificato in oltre un milione e mezzo di franchi.
L’intervento è finalizzato sostanzialmente al restauro conservativo e alla valorizzazione dell’edificio. L’obiettivo è anche quello di risolvere i problemi di degrado che si sono manifestati, in maniera compatibile con la conservazione della sostanza monumentale. In fase di cantiere sono previsti infine l’adattamento degli impianti tecnici alle norme vigenti, il restauro dell’impianto campanario e – sulla cantoria lignea in controfacciata (del 1810) – dell’organo a canne Mascioni costruito fra il 1945 e il 1946 su progetto del maestro Luigi Picchi di Como.
Il progetto, promosso dal Consiglio parrocchiale di Ligornetto con un investimento complessivo di 1’555’654 franchi, è stato elaborato dallo studio di architettura Atelier PeR di Mendrisio, in collaborazione con l’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio e la Commissione cantonale dei beni culturali.
La chiesa – bene protetto di importanza cantonale – ha assunto il titolo di parrocchiale nel 1557: la trasformazione di gusto tardobarocco è stata attuata negli anni 1736-41 su progetto del 1733 di Giuseppe Salvatore Caresana di Cureglia.
L’interno è caratterizzato dalle notevoli pitture illusionistiche della cupola, che sovrasta il coro, realizzate da Cipriano Pelli di Aranno nel 1777. Sulle pareti del presbiterio si possono anche ammirare tre tele di dimensioni importanti con episodi delle “Storie di San Lorenzo” dipinte alla fine del Settecento da Giovanni Battista Innoncenzo Colomba di Arogno. L’ultimo restauro risale a oltre mezzo secolo fa.