
La tradizione del calendario dell’Avvento risale al 1800. In Germania le famiglie avevano l’usanza di appendere alla parete di casa 24 immagini, a partire dal 1° dicembre fino alla Vigilia di Natale. Ma il primo calendario dell’Avvento (nell’immagine qui a fianco) fu messo a punto da Gerhard Lang, un editore protestante, originario di Maulbronn – in Germania – nel 1908. Lang si ingegnò ed adattò la tradizione germanica: ideò infatti un calendario con un disegno per ogni giorno; l’anno seguente introdusse il dettaglio delle finestrelle che prima racchiudevano immagini di angeli o Gesù Bambino, successivamente dolci e cioccolatini. Gli adattamenti del calendario ovviamente non si sono fermati. Ai giorni nostri troviamo ancora quelli tradizionali, ma ci sono calendari che regalano gioielli, oggetti da profumeria, cibi, articoli per la casa, bibite varie..; e non mancano quelli confezionati in casa. Uscendo dalle pareti domestiche ci troviamo poi davanti a palazzi trasformati in calendari dell’Avvento; nel nostro “piccolo”, ci sono paesi del Mendrisiotto che propongono le Finestre dell’Avvento. Partendo da Besazio, uno dei primi luoghi in cui si è svolta la simpatica e suggestiva iniziativa, si sono aggiunti diversi altri paesi che, “scoprendo” 24 finestre fanno vivere alla popolazione alcuni momenti conviviali prenatalizi.
Con l’edizione di questo venerdì 20 dicembre la redazione de l’Informatore e il proprio editore augurano a tutti i lettori, abbonati e inserzionisti un Felice Natale e un Buon inizio anno, ricordando che il settimanale tornerà nelle bucalettere degli abbonati venerdì 3 gennaio 2020.