Quanto costa la gestione delle attività culturali alla Città di Mendrisio? Formulata in altro modo, la domanda può essere: quanto investe Mendrisio in questo genere di promozione del benessere dei suoi cittadini? Nel Preventivo 2020, presentato nei giorni scorsi (cfr. l’Informatore del 25 ottobre) l’amministrazione comunale dettaglia le spese delle varie strutture, nel centro città e nei quartieri. Senza menzionare le spese minori (luce elettrica, pulizie, sicurezza, interessi, ecc.), pur elencate nei conti, abbiamo provato ad allestire alcune addizioni.
Aumenta di 75 mila fr la massa salariale del personale impiegato presso il Centro culturale LaFilanda. Lo scrive il Municipio di Mendrisio nel bilancio preventivo 2020 della città. Rispetto allo scorso anno, l’onere, compresi i contributi sociali, è maggiore di 75 mila franchi. Si segnala in particolare un adegumento del grado di occupazione di una collaboratrice dal 70% al 90% e di un’altra dall’80% al 90%.
Le spese di gestione, complessivamente, sono di 783 mila fr, mentre i ricavi sono equivalenti a quelli del 2018, 237 mila fr; nei ricavi figurano, in particolare, il risultato della buvette, 22 mila fr, l’affitto che paga il Cantone per gli spazi occupati, 15 mila fr, la locazione delle sale a terzi, per fr 9’000, il contributo dell’Associazione LaFilanda, preventivato in 80 mila franchi, e un accredito interno all’amministrazione che riguarda l’informazione e la comunicazione, per un totale di 110 mila franchi. Il saldo 2020, cioè la spesa a carico della città per la gestione del centro di Via Industria, dedotti i ricavi, risulta essere di 545’500 fr, del 9% superiore a quello indicato nel preventivo di quest’anno. Quando venne presentato, qualche anno fa, il messaggio per il varo del cantiere, il Municipio stimò un costo di gestione a proprio carico di circa 500 mila franchi annui.
Per quanto riguarda gli stipendi, esclusi i contributi, nel Preventivo sono indicati 325 mila fr, cui si aggiungono 130 mila fr a titolo di gratifica data ai volontari, i “Filanderi” che per ogni ora di presenza ricevono 8 franchi a titolo di indennità. C’è poi dell’altro personale, a carico del Cantone, che nel grande stabile di Via Industria gestisce la Biblioteca cantonale, un tempo situata presso la sede del Liceo cittadino.
Il prossimo anno il Municipio confida di dare avvio ai lavori preliminari necessari alla realizzazione della seconda fase della Filanda. Il messaggio per la richiesta del credito d’investimento sarà licenziato ancora entro la fine del corrente anno o al più tardi all’inizio del 2020. “Questa fase – si legge nel Preventivo – è necessaria al consolidamento del Centro culturale e Biblioteca cantonale, permettendogli di continuare nei successi di pubblico riscontrati dalla sua apertura”.
La spesa per il personale che gestisce il Centro culturale non è molto diversa da quella per far funzionare il Museo d’arte, che è di 330 mila fr, sempre al netto dei contributi sociali. Bisogna però aggiungere 70 mila fr per il personale pagato a ore, utilizzato in occasione delle esposizioni. I ricavi sono piuttosto contenuti: si pensa di vendere biglietti per un totale di 45 mila fr e cataloghi per un totale di 8 mila franchi. Ai ricavi del museo della Piazzetta dei Serviti è pure indicato un contributo di 35 mila fr da parte del Cantone; la differenza fra spese e ricavi è preventivata in 410’500 franchi.
Volendo fare la somma della spesa pubblica per le due istituzioni-faro della cultura cittadina, Museo d’arte e Centro culturale, si ha un totale di 956 mila fr. Ma poi ci sono gli spazi culturali di dimensioni più piccole: Casa Pessina a Ligornetto e Casa Croci sul Piazzale del Municipio, che presentano un saldo di 36 mila franchi e 28 mila franchi; il Parco archeologico di Tremona, fr 75 mila fr e il Museo del Monte San Giorgio a Meride, 30 mila fr.