
È stato recentemente pubblicato uno studio secondo cui tra poco più di 30 anni il clima nella capitale inglese sarà lo stesso di Barcellona. A Madrid si registreranno le temperature di Marrakech, a Zurigo quelle di Milano e a Milano si vivrà come a Dallas, in Texas. È la previsione di un gruppo di ricercatori del politecnico di Zurigo che per definire l’effetto del cambiamento climatico ha preso in considerazione 520 metropoli e in base a 19 variabili scientifiche ha definito il clima nel 2050. Secondo questo studio, in media le città europee si riscalderanno di 3.5°C in estate e di 4.7°C in inverno. Un’impennata di temperature che gli stessi ricercatori definiscono impressionante. “E tutto questo avverrà in 30 anni, soli 30 anni”, si legge in coda all’introduzione dell’interrogazione “Più verde, più blu, meno grigio. Guida pratica e strumenti contro il riscaldamento climatico e per la biodiversità” presentata al Comune di Mendrisio da Françoise Gehring e Grazia Bianchi (Insieme a Sinistra) a metà luglio. E la Città in risposta – oltre a rilevare quanto sia importante il tema – ha prima ricordato come “Confederazione, Cantoni, Comuni e Città si occupano già attivamente di questi aspetti legati alla mitigazione e all’adattamento a questi cambiamenti e hanno elaborato e stanno tuttora elaborando documenti di base e strategie di intervento”. Ha poi sottolineato come gli impatti dei cambiamenti climatici sull’ambiente urbano e sui suoi cittadini hanno conseguenze per la salute pubblica, la disponibilità e la qualità dell’acqua, il consumo di energia e le infrastrutture essenziali e in generale sulla qualità di vita.
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