Il Cinipide è ricomparso!

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• Il Cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus), il temibile parassita che negli scorsi anni ha cagionato ingenti danni alle selve a sud delle Alpi, ha fatto nuovamente la sua comparsa nei boschi ticinesi. Lo ha dapprima segnalato a l’Informatore Gilberto Bossi che da sempre monitora la situazione e che ha constatato la presenza delle inconfondibili galle (rigonfiamenti su rami e foglie) su alcuni esemplari di castagni in Valle di Muggio, come si può notare nella fotografia pubblicata a fianco. La presenza del Torymus sinensis, l’antagonista naturale dell’imenottero originario della Cina, non è stata dunque sufficiente a debellare definitivamente il parassita.
L’infestazione causata dal Cinipide impedisce il normale sviluppo e riduce la produzione di castagne, compromettendo lo sviluppo della pianta.
La problematica è stata evidenziata nei giorni scorsi anche da due deputati dei Verdi, Andrea Stephani e Cristina Gardenghi, che hanno presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato. In Ticino – ricordano – i primi avvistamenti risalgono al 2009 a Mendrisio. “Nel giro di pochi anni questa piccola vespa è però riuscita a propagarsi a macchia d’olio, tanto che, nel 2015, la produzione di castagne e lo stato di salute delle selve castanili ticinesi ha toccato i minimi storici”. Nelle scorse settimane, rilevano i granconsiglieri dei Verdi, sono giunte segnalazioni poco rassicuranti sulla recente ricomparsa del Cinipide in Toscana e Valle d’Aosta.
La notizia segnalata da Gilberto Bossi per quanto concerne la Valle di Muggio ha trovato conferma presso il capo della Sezione forestale cantonale Roland David. Quali sono i motivi – chiedono Stephani e Gardenghi – per l’apparente recrudescenza dell’impatto del Cinipide galligeno del castagno, dopo anni in cui il fenomeno pareva sotto controllo? I parlamentari domandano inoltre in che modo le autorità cantonali intendano fronteggiare la diffusione del Cinipide. Il Consiglio di Stato, già nel 2013, faceva notare l’impossibilità di utilizzare insetticidi contro il Cinipide, riconoscendo come “unica possibilità di lotta dimostratasi efficace” il rilascio nell’ambiente del suo naturale antagonista. L’interrogazione è tesa anche a sapere se alla Sezione forestale sono stati segnalati anche casi di “marciume delle castagne”.
Il discorso si allarga infine alle misure preventive messe in atto dal Cantone per evitare invasioni da parte di altri insetti nocivi.