La tradizione del Borgo nel progetto “La voce della terra”

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Non ci sono stati problemi a raccogliere i 270 figuranti necessari per la Processione del Giovedì santo, anzi… Si è infatti dovuto ricorrere al sorteggio per assegnare parecchi ruoli. Edio Cavadini, che ne presiede l’organizzazione, è davvero molto soddisfatto. Segno che “la funziun di Giüdée”, come viene popolarmente chiamata, è veramente ben radicata nei mendrisiani. Sono stati reclutati anche i 40 cavalli e rispettivi cavalieri che completano il “cast” di questa sfilata.
Per quanto concerne i partecipanti alla Processione del Venerdì santo, gli iscritti toccano al momento quota 758. Un numero importante, che Mario Tettamanti, a capo dell’organizzazione, spera di poter completare nei giorni che ancora mancano all’evento. Adulti e bambini che volessero iscriversi possono ancora annunciarsi al nr 091 646.65.26.

Le Processioni
come voci della terra
Mentre si prepara l’edizione 2019 di questa lunga tradizione nel cuore di Mendrisio, giovedì mattina l’Organizzazione Turistica Regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio ha convocato i media al Museo d’arte per illustrare la partecipazione dell’ente al progetto italo-svizzero “La voce della terra: canti e riti della tradizione (VoCaTe)”. Il progetto, approvato nell’ambito del discorso “Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale” di un Programma Interreg, considera le ritualità viventi come le processioni, i carnevali, i riti agricoli, le feste liturgiche, e via dicendo. Quelle manifestazioni cioè che valorizzano e consolidano le radici culturali dei territori di frontiera.

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