Tra gli obiettivi principali della legislatura, il Municipio di Maroggia ha inserito le opere di riqualifica fluviale e rinaturazione del torrente Mara. È di questi giorni la pubblicazione del messaggio concernente la richiesta del credito di 2’413’000 franchi. L’intervento – osservano le autorità – permetterà di valorizzare il paesaggio e gli importanti elementi naturalistici che lo arricchiscono. Nel mese di aprile sarà organizzata una serata informativa aperta a tutta la cittadinanza.
Il torrente Mara raccoglie le acque di un bacino imbrifero di 14.2 km2 che si divide tra Svizzera (sul territorio dei Comuni di Rovio, Arogno e Maroggia) e Italia. All’uscita della Valle, il torrente scorre attraverso il paese di Maroggia – lungo circa 1100 m con un dislivello di 30 m – per poi gettarsi nel Ceresio.
Nel secolo scorso il torrente è stato incanalato e si trova oggi, su buona parte del tracciato, “in uno stato ecologicamente compromesso” scrive la compagine municipale.
La proposta di intervento è stata avanzata dal gruppo pescatori Val Mara e Sovaglia e si è concretizzata in seguito con la decisione della Federazione ticinese acquicoltura e pesca di allestire un progetto di massima che è poi stato discusso e condiviso dal Municipio e dal Dipartimento del territorio che pure hanno coinvolto il Consorzio manutenzione arginature del Basso Ceresio.
Il progetto, affidato allo studio di ingegneria civile Passera & Associati con la consulenza dello studio Oikos 2000 e dello studio Beffa Tognacca Sagl ha ottenuto il preavviso positivo dell’Ufficio corsi d’acqua.
L’attenzione si concentrerà sul recupero ecologico del tratto tra la centrale AIL e la foce. Si mira inoltre a migliorare il paesaggio e la fruibilità del torrente stesso.
I tratti tra il ponte dell’autostrada e quello della cantonale – si precisa nel messaggio – sono quelli che presentano i maggiori deficit ecomorfologici; “allo stato attuale il torrente Mara non costituisce quel corridoio ecologico per la flora e la fauna che tipicamente caratterizza i corsi d’acqua”.
Un altro importante problema, che crea spesso disagi al traffico, è la bocca di scarico delle acque bianche nell’alveo del Mara dopo il ponte della cantonale; ogniqualvolta il torrente deposita del materiale alluvionale coprendo la bocca di scarico, le caditoie di raccolta delle acque meteoriche nel sottopasso ferroviario non riescono a smaltire il carico e in caso di forti piogge lo stesso sottopasso si allaga.
Il Cantone ha riconosciuto sussidi in misura variabile rispetto alla priorità degli interventi. Su una spesa complessiva di 2’413’000 franchi, i sussidi ammontano a 2’018’350 franchi; ne consegue un totale di costi a carico del Comune pari a 394’650 fr.