Vice) Al Rheinpark si è visto un brutto Chiasso uscire sconfitto dal campo, per via di un calcio di rigore. Domenica con il Wil bisognerà che Andrea Manzo trovi la ricetta giusta.
Grande delusione nel Principato dove la compagine di Manzo era chiamata a riscattarsi dalla modesta prestazione di una settimana prima contro il Kriens. L’obiettivo di recuperare i due punti persi in casa con i lucernesi si è purtroppo risolto con un flop: i rossoblù hanno infatti dovuto concedere addirittura i tre punti a un altro avversario invischiato nella lotta per sfuggire alla retrocessione.
La squadra è mancata sul piano dell’aggressività lasciando al Vaduz il compito di condurre la gara e macinare gioco a piacimento. Questo atteggiamento negativo, sommato a una serie insistita di errori e ingenuità (peraltro datati), ha permesso ai padroni di casa di mantenere alto il baricentro e di chiudere agli ospiti ogni opportunità offensiva.
In effetti le conclusioni a rete dei chiassesi si possono contare sulle dita di una mano: due o tre, poca cosa; la più pericolosa verso la fine della partita, un’incornata di Milinceanu, deviata in angolo dal portiere Hirzel.
La contesa è stata comunque decisa da un calcio di rigore nuovamente provocato da Perico: urge un cambio di rotta da parte del difensore che al 69’, ovvero sette minuti dopo l’1-0 di Gajic dal dischetto, ha comunque evitato il raddoppio in mischia dopo che una palla calciata da Sutter era stata ribattuta dalla traversa.
Alcune assenze, in particolare quelle di Pollero, Giorno e Guidotti, possono avere in qualche modo inciso. Però Belometti è di nuovo rimasto in panchina e Josipovic, non ancora al meglio della condizione, ha giocato solo il primo tempo.
Intanto la classifica anziché migliorare, come si era pensato all’inizio del girone di ritorno, è peggiorata. La squadra è bloccata all’ultimo posto della classifica con 23 punti. Dal fondo sembrerebbe che si sia invece sganciato lo stesso Vaduz (ora sesto con 28 punti come lo Sciaffusa) mentre Kriens e Rapperswil-Jona rimangono, per fortuna, a un tiro di schioppo (26, rispettivamente 24 punti).
A preoccupare sono però soprattutto i “numeri”. Il Chiasso è la squadra che ha ottenuto meno punti di tutte le avversarie dirette nelle ultime tre giornate: 2 punti contro i 7 del Vaduz, i 6 del Rapperswil-Jona e i 4 del Kriens. Se poi teniamo conto di quattro partite, i lucernesi ne hanno pure conquistati 7. Bisogna anche considerare che nei due scontri diretti (Kriens, Vaduz) il raccolto è stato di due miseri punti: continuando di questo passo il ritardo si farà molto pesante.
C’è inoltre il rischio che il morale della squadra possa essere nuovamente intaccato. Già nell’ultima gara giocatasi al Riva IV (contro il Kriens) l’atteggiamento non era stato del tutto positivo (vedi approccio sbagliato). Direttamente dal Rheinpark il tecnico rossoblù ha tuonato: “Mi aspetto di vedere una reazione con i sangallesi! Tutte le partite sono da affrontare con la giusta cattiveria”.
Domenica contro il Wil (fischio d’inizio alle 14.30) ci auguriamo di rivedere il Chiasso che aveva tenuto testa al Winterthur, squadra oltretutto di caratura superiore. Da notare che le cinque ultime uscite con i sangallesi (con i quali gioca l’ex Cortelezzi, autore otto giorni fa del gol-partita contro il Winterthur), si sono concluse con altrettante sconfitte. Finora è andata così, è però tempo di darsi una mossa e di prendersi quella rivincita finora rimandata. Altrimenti saranno guai seri!