Una nuova pista

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(red.) I campi d’allenamento sintetici di Sagnino o di Bizzarone sono gettonati anche dalle squadre di calcio del Mendrisiotto che ogni volta pagano 90 euro per utilizzarli un’ora. Ma bisogna fare la fila e la disponibilità è scarsa. Di qua dal confine, campi così non ce ne sono. E a volte bisogna supplicare in ginocchio gli uffici tecnici per tracciare le strisce bianche nei campi di calcio.

Basterebbero queste immagini per inquadrare il tema che la politica sta sviluppando nella nostra regione, ragionando appunto – come piuttosto raramente accade – in termini regionali. Questo il messaggio lanciato da due sindaci, Samuele Cavadini, di Mendrisio, e Bruno Arrigoni di Chiasso e da Corrado Solcà, presidente dell’Ente regionale di sviluppo e pure sindaco a Coldrerio. Si parte da una solida base, lo “Studio pilota strutture sportive” – realizzato lo scorso anno con il coinvolgimento dei capi dicastero dei vari comuni – per lanciare un’indagine di mercato e approfondire il potenziale di sviluppo del turismo sportivo nel Mendrisiotto e Basso Ceresio.
Per capire di cosa si parla: l’Ente turistico regionale (OTR) aveva organizzato un paio d’anni or sono un convegno sulle escursioni in MTB, mettendo in risalto il potenziale di questa disciplina sportiva; ma anche la necessità di disporre di strutture d’accoglienza adeguate affinché gli atleti si possano fermare a dormire. Boschi e sentieri del Serpiano, del Generoso, del Penz e delle zone di confine sono molto apprezzate ma raramente gli atleti si fermano più d’una giornata, non essendoci posti adeguati per la notte, tranne alcune eccezioni. Di solito non si tratta di sportivi di modeste risorse ma di persone benestanti, che possono permettersi biciclette e attrezzature molto costose.

L’interesse del Cantone
Il Cantone, ha dichiarato lunedì alla conferenza stampa di presentazione del progetto il Consigliere di Stato Christian Vitta, garantisce il proprio appoggio. Occorre rafforzare il concetto secondo cui la nostra regione, che molto ha fatto per richiamare eventi sportivi di grande richiamo, come i Campionati del mondo di ciclismo e quelli Europei di corsa d’orientamento, ha buone possibilità per riposizionare un turismo che sia sostenibile e di qualità, lavorando sull’abbinamento con lo sport. Le attività sportive, a livello competitivo ma anche popolare, sono dotate di una grande risorsa: suscitano emozioni, proprio il sentimento su cui da tempo insiste l’OTR del Mendrisiotto e Basso Ceresio.
La regione conta 140-150 associazioni o gruppi sportivi con oltre 10 mila soci attivi; oltre 90 associazioni appartengono a una federazione, fra queste le più diffuse sono calcio, ginnastica, nuoto, basket, tennis; due specialità sportive, artistica e nuoto si sono raggruppate in associazioni regionali; gli spazi nelle palestre sono da tempo insufficienti; oltre metà degli impianti sportivi hanno oltre 30 anni, alcuni non rispecchiano più le esigenze sportive odierne (strutture, geometrie, misure di sicurezza).

Il potenziale
Calcolando un minimo di 60 atleti presenti nel Mendrisiotto per gare di carattere nazionale e internazionale, un numero medio di 550 persone e un massimo di 1500, è stato calcolato che la richiesta media di posti letto per gruppi si aggira sulle 500 unità; ma l’offerta è di soltanto 380, di cui 80 letti situati in zone discoste e dunque non in prossimità dei luoghi in cui i vari campionati si svolgono.

Gestione in rete
Entro fine 2019 lo studio sarà completato. Si saprà, in quel momento, in quale misura il territorio è interessato a sviluppare il turismo sportivo. Ma i tre sindaci che lunedì hanno presentato il progetto, sono consapevoli che bisogna lavorare molto anche sul presente. Corrado Solcà ha rilevato la necessità di mettere in rete le strutture esistenti, pensando almeno per alcune di esse a una gestione regionale. Samuele Cavadini ha sottolineato che occorreranno degli investimenti se si vorrà mettere mano agli impianti sportivi, per esempio alla riconversione di alcuni campi al sintetico. Finora nelle pianificazioni finanziarie non c’è nulla di tutto ciò. Pensando alla bicicletta, che utilizza sovente per spostarsi, il sindaco ammette che “nel Mendrisiotto non è facile andare in bicicletta; sono necessari bei percorsi protetti sulla pianura” oltre che nei boschi e sui monti.

La pista di Chiasso
Una prova dell’interesse verso le dinamiche rrgionali in materia di impianti sportivi la si avrà presto a Chiasso: il Municipio, ha detto il sindaco Bruno Arrigoni, ha chiesto ai Comuni se sono disposti a contribuire alla ristrutturazione della pista d’atletica della città, opera preventivata in un milione di franchi.