Kriens due volte immeritatamente in doppio vantaggio grazie a decisioni molto discutibili di Alessandro Dudic. Il DG Nicola Bignotti: “Preferisco tacere sugli arbitri perché poi mi multano”.
Sì, di Alessandro Dudic, arbitro della partita giocatasi domenica al Riva IV, il Chiasso in futuro farà volentieri a meno! In primis il signor Dudic ha fischiato ossessivamente due rigori su altrettanti calci dalla bandierina (in partita, tra spinte e spintarelle bisognerebbe allora ravvisarne a iosa: in fondo due sono poca cosa per cui non è il caso di gridare allo scandalo) e, quasi non bastasse, ha distribuito gratuitamente cartellini gialli all’indirizzo della compagine di casa (ci stava quello ad Antoine Rey, come pure quello ad Ajeti) lasciando impunito il gioco estremamente duro degli ospiti anche se le statistiche dicono il contrario, ovvero che a giocare con durezza siano stati Belometti (pure ammonito unitamente a Padula, Kabacalman, Ajeti e Guidotti: fanno in tutto 6 cartellini gialli) e non già i vari Rüedi, Hasanaj e ditta bella (Dudic ai lucernesi ne ha mostrati solo 3).
Qualcosa, dunque, non ha girato per il giusto verso nelle valutazioni del direttore di gioco: un arbitraggio, il suo, un po’ da supponente. La giornata no (può capitare), forse con le fette di salame sugli occhi, fatto sta che il bernese ha voluto giocare a tutti i costi il ruolo del protagonista sia nel primo tempo, incolore dal profilo calcistico, sia nel secondo (vivacizzato dal ritmo imposto dai rossoblù). Il fatto che un arbitro diventi “protagonista” in assoluto non è positivo.
Cambiando tema, se questo è il livello di gioco offerto dalla Challenge a dieci squadre, ce ne potrebbero stare almeno 14 visto che le romande (Stade Lausanne, Stade Nyonnais, Yverdon) e il Bellinzona di Promotion sono di livello chiaramente superiore alla scompaginata formazione ospite. Dispiace che Andrea Manzo contro un simile avversario non sia partito da vincente, anche se a fine partita un po’ tutti hanno dichiarato che il 3-3 vale come una vittoria. Mah…
Sarà dura risalire dal fondo, speriamo di essere i primi a doversi ricredere. I prossimi avversari si chiamano Servette, Rapperswil-Jona in trasferta e Winterthur in casa. Poi, alla ripresa nel mese di febbraio, bisognerà vedersela con Sciaffusa, Servette, Aarau e Winterthur.
La partita
La prima mezz’ora è marcata dalle due reti di Siegrist, di cui la prima su rigore (0-2), la seconda favorita da Mossi che non si è mosso di un centimetro. Siegrist va a segno anche nella ripresa, di nuovo dal dischetto (1-3). Nulla di sorprendente: l’ex granata dei tempi che furono è capocannoniere di ChL con 11 gol di cui ben 4 firmati dagli undici metri.
Ripresa con il gol di rabbia di Rey al 6’ (1-2), due minuti prima Josipovic aveva impegnato alla grande il portiere lucernese in rovesciata: sarebbe stato un “eurogol”. Il Kriens non importuna mai Mossi, però va sull’1-3 al 28’ ancora con Siegrist e di bel nuovo su rigore (chi l’ha visto?). Magari ce ne sarà un terzo di rigore, si interroga l’indispettito pubblico della tribuna. Intanto al 30’ il Chiasso va sul 2-3 con Malinovsky, in campo da pochi minuti al posto dell’invisibile Kabacalman. Al 35’ altro tentativo di Josipovic ma Osigwe dice di no. Il Chiasso è sempre in debito di una rete, attacca a tutto spiano: al 92’, su indovinatissimo calcio piazzato di Balhoul un superlativo stacco di Guidotti si tramuta in un gran gol di testa, meritevole di entrare nella Hit-Parade di Teleclub. È il punto dello strameritato 3-3. Ma attenzione: il Kriens, al 93’, usufruisce di un altro calcio d’angolo, il sesto. Si teme il peggio, visti i precedenti episodi. Ma questa volta a buttarsi per terra, volontariamente, è un rossoblù: Alessandro Dudic è spiazzato, non gli resta che il triplice fischio finale, sopraffatto dai fischi e dagli improperi dei 540 presenti.
Nicola Bignotti
“Il debutto in panchina di Manzo è da considerare positivo anche perché la squadra ha avuto una grande reazione. Parlerei dunque già di inversione di rotta visto che in passato andavamo in vantaggio ma poi ci rimontavano. Siamo stati bravi e tenaci nel cercare sino alla fine di ribaltare il risultato. Per questi recuperi sono dell’avviso che più delle gambe serva la testa: ha risposto veramente bene. I due rigori? Degli arbitri preferisco non più parlarne perché poi se commento episodi al limite del grottesco mi multano”.