
“Colombo e le farfalle”. È questo il titolo del nuovo spettacolo di e con Ferruccio Cainero. Nello spiegare la nuova opera lo stesso Cainero afferma: “In questo spettacolo di narrazione, intendo raccontare la storia di Cristoforo Colombo, personaggio che tutti crediamo di conoscere e di cui in verità sappiamo assai poco”.
Come è nato “Colombo e le farfalle”?
Grazie all’amicizia che ho con Alex Muenango. Lui, vero indigeno Quechua, è in Svizzera insieme a molti altri… Ma la nostra società non li vede, sembra che viviamo vite parallele. Mi sono dunque chiesto: “Come faccio a parlare di loro?”. La risposta è stata semplice: con la storia di Cristoforo Colombo. La loro popolazione ai tempi subì un genocidio… morirono in 80 milioni e non si ripresero mai.
Sul palco insieme a lei ci sarà anche Alex Muenango. In che ruolo?
Esatto. Mentre da “bravo narratore” racconto l’epopea del grande navigatore genovese, senza nascondere il lato tragico delle conseguenze della “scoperta” dell’America per gli indigeni americani, sul palcoscenico appare un indigeno Quechua originario di Otawalo in Ecuador. Il suo nome è Alex Muenango. È una di queste persone dal poncho colorato che, come malinconiche farfalle, svolazzano silenziose per il nostro Cantone e si posano a suonare il flauto di Pan o il charango fuori dai supermercati o nel sottopassaggio della stazione di Lugano. Mentre racconto con grande passione fatti e misfatti della scoperta dell’America, lui viene, suona un po’ il flauto, svolazza qua e là, allestisce una bancarella, la smonta, suona, balla, prega… le nostre azioni si intrecciano a volte con effetti comici da commedia, o spiazzanti e inquietanti, ma come “bravo narratore”, non lo vedo mai, né lui è capace di entrare in contatto con me, perché sta fuori dal cerchio sacro del profitto. Entrambi non sappiamo uscire da questo incantesimo. Anche per il “bravo narratore” comunque lui è condannato all’insignificanza.
Perché le farfalle?
Durante lo spettacolo spiego di come, quando ero piccolo, ho scoperto le farfalle e… ho fatto una strage; anche se nessun adulto mi ha detto nulla. Con una cerbottana e l’uva ho poi preso di mira un muro e lì, subito, mi hanno fermato. Questo fa riflettere: perché le farfalle che non hanno un costo si possono uccidere, mentre il muro – che per la nostra società ha un prezzo – non va sporcato? Ecco, le farfalle ci sono, anche se sono “invisibili”, un po’ come la zona d’ombra dello spettacolo. Alex c’è, fa le sue cose, ma noi non lo vediamo; captiamo la zona di luce, ovvero il “bravo narratore”. Senza fare parternalismi… questa è la società: le culture esistono, ma alcune rimangono invisibili.
Il nuovo spettacolo ha visto il suo esordio sul palco del Teatro Sociale di Bellinzona il 10 ottobre; nel Mendrisiotto Cainero porterà Cristoforo Colombo e le farfalle nell’aula magna delle scuole medie di Stabio sabato 17 novembre alle 20.30. La prevendita dei biglietti è disponibile scrivendo a cultura@stabio.ch; telefonando allo 091 641 69 90 (orari ufficio) o inviando un sms/WhatsApp allo 078 873 70 83.