
enla) Nonostante le tre reti segnate al Thalwil i bianconerossi hanno dovuto rimandare per l’ennesima volta l’appuntamento con la vittoria.
Vedete un po’ come vanno le cose. Nello scorso campionato il Mendrisio aveva compiuto un mezzo miracolo nonostante le vicissitudini dirigenziali. Si era classificato alle spalle del Red Star (secondo dietro il Bellinzona) mancando il girone finale di un niente. Quest’anno la squadra è invece inchiodata al penultimo posto della classifica con un distacco di 6 punti dal Gossau, terz’ultimo. A loro volta i sangallesi avevano chiuso la stagione al quarto posto. Due squadre, quindi, in grossa difficoltà. Anche nell’ultima gara disputata al Comunale la squadra di Ardemagni non è riuscita a rompere il ghiaccio. Ha sì segnato tre gol (Maestri, Cocimano, Cortez) ma ne ha subìti altrettanti: il 3-3 degli zurighesi è arrivato a una decina di minuti dal triplice fischio finale del direttore di gioco. Volenti o nolenti bisogna ammettere che le cose non funzionano ancora al cento per cento. Bisogna ovviamente restare ottimisti, però le partite si susseguono: ne sono state giocate dieci ma di vittorie non se ne sono ancora viste. Eppure è stato sacrificato Mattia Croci Torti cui si prospettava sì una stagione di transizione, sicuramente non di sofferenza.
Non sembra vero vedere la squadra al tredicesimo posto con soli due punti e con alle spalle l’United Zurigo che non vince più dal 31 marzo scorso, partita con il Brühl in Promotion League, da cui è stata retrocessa con 89 reti subìte. In PL gli zurighesi in dieci gare lamentano già un passivo di 55 gol, il che è tutto dire.
Finora i risultati non sono arrivati, la speranza “concreta” è che l’orgoglio di chi porta la maglia bianconerorossa sia la molla giusta per uscire finalmente da questa brutta situazione: l’obiettivo primario è mantenere il posto in Prima Lega.
Domani Andrea Cataldo dovrà guidare il Mendrisio nella città della Limmat alla prima vittoria in campionato. Se lo augurano i dirigenti, il mister, i giocatori e i tifosi: tutti! L’avversario è proprio quell’United che è letteralmente crollata dopo la retrocessione. Sarà necessario mantenere un’impeccabile compattezza di gruppo ed evitare cali di tensione: l’adrenalina giusta farà la differenza, ne siamo convinti. A Zurigo Francesco Ardemagni proverà a fare parlare soprattutto il lavoro del campo durante la settimana, puntando su un collettivo che lo ripaghi finalmente con un successo pieno.