Lettera: “210 passi da mettere in sicurezza”

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Nell’immagine mostriamo la via Giorgioli che da Arzo conduce verso Meride. In diversi punti di quest’arteria cantonale, manca il marciapiede ed è piuttosto stretta con semicurva senza visuale quando si svolta verso il tratto che conduce al centro sportivo e alle cave. Sulla necessità di realizzare una moderazione del traffico in questa strada, riceviamo un contributo di Mosé Zappa che pubblichiamo di seguito.

Cari lettori mi rivolgo a voi affinché Comune e Cantone intendano.
Dopo aver segnalato tramite canali ufficiali all’ex Comune di Arzo, alla Commissione di Quartiere e alla Città di Mendrisio (UTC e Polizia), circa la realizzazione di un marciapiede lungo via Giorgioli – Arzo, ho riscontrato disponibilità unicamente dal Dipartimento del Territorio.
Ritengo inoltre che ogni cittadino con situazioni simili all’interno del proprio Quartiere e/o Comune, come il sottoscritto, possa o debba segnalare queste problematiche attraverso mezzi di comunicazione pubblici come la stampa.
La strada appena menzionata è una delle poche tratte sprovvista di marciapiede della “nuova” città di Mendrisio ad esclusione dei nuclei, aggregati e non.
La percezione del pericolo è tale che non può essere banalizzata: a causa del volume di transito dei veicoli, seppure non elevato, sommato all’assenza di una via sicura dove transitare a piedi (senza dimenticare i mezzi a 2 ruote), si creano situazioni di disagio per tutti gli utenti.
Data l’assenza di un marciapiede fino al Centro Sportivo della Montagna situato in Via alle Cave, sarebbe opportuno da subito procedere con la moderazione del traffico, operazione già messa in atto in molte strade comunali e cantonali, per circa 500 m.
A fronte di quanto riportato sopra, oltre al traffico ordinario, negli ultimi anni c’è stato un aumento del transito dei mezzi pesanti e non: dalle autopostali, linee n° 224 e 225, agli autocarri aumentati di poco dopo l’apertura dell’estrazione del marmo, i bus aumentati in modo importante anche per l’interesse che ha avuto la nostra regione con il Museo dei fossili di Meride come il patrimonio UNESCO in zona Meride/Serpiano, al risveglio delle CAVE con spettacoli ed eventi e non da ultimo il Centro Sportivo molto frequentato.
La popolazione di Arzo negli ultimi decenni è aumentata, soprattutto si sono aggiuntefamiglie giovani che utilizzano le strade con i bambini e con i loro amici animali. Quindi credo che la messa in sicurezza di questo tratto di strada sarebbe bene accolta.
Sempre sullo stesso tratto vi sono anche gli accessi agli stabili esistenti e di nuova edificazione con sbocchi direttamente sulla strada cantonale, della quale la parte centrale risulta in semicurva e con scarsa visibilità, utilizzabile solo con il supporto di specchi (a rischio durante la stagione fredda).
Altre tratte comunali dovrebbero essere prese in esame, in particolare le zone dove l’attività edilizia è stata promossa nei piani regolatori senza essere adeguatamente valutata nella sua sicurezza.
Alcune di queste zone sono via Luigi Giudici e via Raimondo Rossi, anch’esse sprovviste di marciapiede. Nella prima tratta potrebbe essere sufficiente l’inserimento di piazze di scambio per i veicoli come soluzione temporanea; nella seconda, la strada che scorre sotto le Scuole elementari, il marciapiede che sembra essere un elemento scontato è tuttora assente. Dato lo spazio limitato e l’utilizzo della strada per il nuovo tratto delle linee autopostali, si potrebbe limitare l’accesso ai soli confinanti e ai residenti nel nucleo.
Quanto sopra potrebbe essere attuato con pochi interventi e con investimenti contenuti.
Mosé Zappa, Arzo