La “via alpina” del Monte Generoso

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Sa.Gr.) Il “Sentiero Gianola”, lo storico sentiero – ideato dalle guardie di confine all’inizio del 1900 per pattugliare la montagna e il confine con l’Italia – che collega la vetta del Monte Generoso con Rovio (da qui il nome Variante Monte Generoso) sarà inaugurato domenica 16 settembre. Dopo oltre un anno di impegnativi lavori, grazie a motivati volontari, questo percorso storico, primo bianco-blu del Sottoceneri, è pronto.

Il dislivello totale della Variante è di 1200 metri e si divide in due. Il primo tratto si snoda da Rovio fino al Perostabbio: è un sentiero abbastanza ripido ma si presta anche per l’escursionista della domenica (tratto bianco-rosso). Il secondo tratto invece prende il via dal Perostabbio – dove c’è pure un piccolo rifugio di proprietà del Patriziato di Rovio – e termina in Vetta: è un sentiero di difficolta T5, è riservato ad escursionisti esperti ed è anche il primo sentiero bianco-blu del Sottoceneri.

A Luciano Mollard, coordinatore e responsabile della messa in sicurezza del sentiero e promotore dell’iniziativa, chiediamo come sono avvenuti i lavori sul campo, quanti sono stati i volontari coinvolti e quanto tempo è stato impiegato per ottenere il parere tecnico positivo di Ticino Sentieri.
“È stato un processo lungo, fatto di sopralluoghi, “campus” (giornate dedicate al ripristino, ndr), impegno e volontariato. Abbiamo cominciato cercando volontari, attraverso il sito Internet si potevano lasciare i dati e, una volta stabilita una data di uscita, contattavamo le persone per chiedere conferma della presenza. Acconto ai volontari sul campo ce ne sono stati altri che hanno fornito supporto indiretto, tra cui anche il gruppo Timberland di Stabio (e il suo vicedirettore)”. Mollard ha spiegato che dei 60 volontari annunciati se ne sono presentati 38. Il responsabile pensava e sperava in una cifra più consistente; ma il risultato è stato lo stesso positivo. “Abbiamo diviso la tratta e creato 4 postazioni di deposito materiale; lavoravamo sempre in gruppetti di 4/6 persone. Chiassà quante giornate “campus abbiamo fatto…”. È questa la domanda che ha posto il nostro interlocutore senza darci nessuna anticipazione. “Si è trattato all’inizio di togliere dal sentiero alberi caduti, ripristinare gli accessi, pulire e togliere l’erba dei prati secchi da quello che era il sentiero – che non si vedeva praticamente più. Per togliere questa cottica ci abbiamo messo ben il 30% del tempo impiegato per fare tutto il sentiero. Ma coi volontari abbiamo anche costruiro degli scalini e ripristinato le molto fatiscenti strutture presenti sulla parete: cordini, catene,… abbiamo tolto i vecchi per far posto a nuovi e migliori attrezzi: tutto per la messa in sicurezza dei futuri fruitori. Lasciando però il senso caratteristico e rudimentale del percorso”.

Sull’iter da seguire per entrare nella rete escursionistica di Sentieri Svizzera e Ticino Sentieri, Mollard e Alessandro Brazzola, presidente della SAT – chiariscono: “Il sentiero Gianola è stato tolto dalle cartine topografiche perché stava decadendo. Pertanto non aveva nessuna classificazione. Una volta ripristinato l’ente di controllo cantonale (Ticino Sentieri – con il suo servizio tecnico), su richiesta della SAT Mendrisio, ha dichiarato abile il sentiero che da Rovio porta in Vetta e lo ha classificato (come bianco-rosso fino al Perostabbio e dal Perostabbio alla Vetta bianco-blu) e iscritto all’inventario. Questo comporta la posa dei cartelli – con le debite avvertenze – la pubblicazione sulla Carta Sentieri di Svizzera Mobile (e quindi la sua presenza torna ad essere nella cartina topografica del Mendrisiotto). Per ottenere tutto ciò bisogna che il sentiero sia di interesse turistico e pertanto l’arrivo in Vetta al Generoso soddisfa il criterio”. Brazzola e Mollard infatti spiegano come il Patriziato di Rovio abbia chiesto la certificazione del primo tratto di sentiero nel 2013 ricevendo all’epoca risposta negativa da Ticino Sentieri perché non si riteneva che il Perostabbio fosse di “interesse turistico”. L’ultima parola però ce l’ha l’OTR Regionale. “La prassi prevede che l’OTR abbia l’ultima parola sull’approvazione di nuove tratte di sentieri. Per legge sono loro che devono mantenere i tracciati inseriti nella rete di importanza cantonale. La Variante è di importanza locale (fino al Perostabbio) e via alpina (fino in Vetta); per cui la manutenzione spetterà alla SAT Mendrisio, visto che è l’ente promotore. Un accordo in tal senso è stato appena sottoscritto”, spiegano i nostri interlocutori.

Che futuro vi aspettate per il sentiero Rovio – Vetta?
“Speriamo venga accolto con entusiasmo da parte degli appassionati e che i volontari continuino a darci una mano per quello che sono le migliorie da apportare, ma anche per la manutenzione del percorso”. Mollard infatti annuncia: “Dopo l’inaugurazione non è ancora finita…”.

Parlando coi due membri della SAT Mendrisio emerge che qualcuno potrebbe anche avventurarsi a percorso inverso: ossia dalla Vetta fino a Rovio. “Il percorso è di difficoltà T5 (su una scala massima che va fino al 6); abbiamo effettuato una marcatura orizzontale importante, proprio per rispondere a tutte le esigenze, speriamo che gli utenti leggano bene i cartelli e si addentrino nel sentiero solo dopo un’attenta valutazione delle proprie capacità. Soprattutto in caso di vertigini… Consigliamo di percorrere la tratta dal basso salendo e non il contrario!”.