Due Comuni e una geriatria

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• (red.) Il progetto di costituire l’Ente comunale autonomo che si occuperà della gestione delle strutture geriatriche di Chiasso e Balerna fa un decisivo passo avanti in queste settimane.

I due Municipi stanno infatti procedendo all’esame del messaggio che dovrebbe approdare presto nelle commissioni; e quindi davanti ai Legislativi in autunno. così da far diventare operativo l’ente nel 2019.
Non è, quello che sta per nascere, il primo organismo che si occupa di case per anziani; a Mendrisio è stato costituito da pochi mesi mentre a Lugano è realtà da diversi anni. A differenza dell’ECAM del capoluogo, il nascente ente si distingue perché è formato da sole strutture comunali, mentre a Mendrisio anche delle fondazioni vi partecipano.
La richiesta di imboccare la nuova strategia è giunta al Municipio di Chiasso dal collegio municipale di Balerna, alle prese da alcuni anni con problemi di gestione della casa anziani, sfociati in procedimenti penali per maltrattamenti a carico di dipendenti. Una situazione difficile da risolvere, per il Municipio, che, in poche parole, ha sollecitato aiuto ai colleghi di Chiasso.
Qualche anno fa già c’era stata una trattativa per riunire strutture analoghe, coinvolgendo la Casa Girotondo di Novazzano, ma poi non se n’era fatto nulla.
Chiasso, il cui Municipio è sempre piuttosto aperto sul tema delle aggregazioni comunali, ha accolto favorevolmente la richiesta della vicina borgata; e questo delle cure geriatriche potrebbe essere senz’altro un segno positivo, in tale prospettiva, perlomeno nell’ambito delle collaborazioni. Il Cantone, che spinge nella messa in rete dei servizi sociali, non ha potuto che benedire quest’alleanza, che oltre ad essere una via d’uscita al problema di Balerna, rappresenta una base solida per il miglioramento ulteriore della qualità delle cure. Ci sono stati dunque diversi incontri e la formazione di un gruppo di lavoro per definire il quadro istituzionale in cui muoversi e gli obiettivi da raggiungere.

Le strutture coinvolte
L’elenco delle strutture coinvolte riguarda, a Chiasso, Casa Giardino, Casa Soave, il nuovo reparto delle cure palliative aperto in questi giorni (cfr. l’Informatore del 25 maggio), i due centri diurni situati a Villa Olimpia, quello socioassistenziale e quello terapeutico; a Balerna il Centro degli anziani con i relativi appartamenti protetti.
Le direzioni dei due istituti saranno integrate in un unico organismo, condotto da Fabio Maestrini, alla testa degli istituti sociali della città di confine da una dozzina d’anni.
Non si tratta, evidentemente, di un ente chiamato ad agire soltanto sul piano amministrativo, mettendo in atto le note economie di scala: organismi di questo genere sono importanti per ampliare gli orizzonti e sviluppare la qualità di un settore in costante mutazione anche nella nostra regione. Si pensi al cantiere aperto di recente per ampliare l’ospedale regionale di Mendrisio con una nuova ala destinata in parte alle cure degli anziani dopo la fase acuta.

Balerna e il II pilastro
I posti di lavoro a tempo pieno sono complessivamente circa 200, mentre i residenti sono circa 180. Il messaggio che viene esaminato in questi giorni dai due Municipi non è pubblicato in una versione unica in quanto l’impatto finanziario è diverso. I dipendenti del Centro anziani balernitano sono affiliati alla cassa pensione dei dipendenti dello Stato, mentre i loro futuri colleghi di Chiasso pagano il secondo pilastro nella Cassa pensioni dei dipendenti della città, che è sicuramente in migliori condizioni rispetto a quella del Cantone. Per passare alla CP di Chiasso, e dunque per trasferire i collaboratori del Centro anziani, il Comune di Balerna dovrà pagare una compensazione finanziaria importante alla CP cantonale. Il cambiamento di affiliazione più recente avvenuto nel Mendrisiotto riguarda i dipendenti della Città di Mendrisio, la quale, dopo aver pagato un rilevante riscatto ha trasferito i collaboratori dalla Cassa pensione dello Stato a un più vantaggioso istituto di previdenza privato.