Raineri, “onorato e orgoglioso, ma…”.

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“L’espulsione di Facchin ha sconvolto tutti i nostri piani: peccato, perché avevamo iniziato bene la partita creando qualche buona occasione per andare in vantaggio”. Baldo Raineri (nella foto) inquadra così la partita con il Rapperswil-Jona.

“Ho dovuto sostituire dopo appena un quarto d’ora Belometti (il suo posto è stato preso da Gennari) e, subito dopo l’espulsione di Facchin, anche Said (al 41’ gli è subentrato Oberlin). C’è poi da considerare che tanti giocatori non avevano ancora recuperato (vedi partita con il Winterthur) per cui è subentrata in campo un po’ di stanchezza. Inoltre avevo fuori diversi titolari.
Quando siamo rimasti in dieci abbiamo cercato di tenere botta puntando sulle ripartenze in contropiede. Purtroppo i nostri avversari sono riusciti a segnare: per nostra negligenza, nel senso che facciamo sempre valutazioni affrettate o errate. C’è anche da dire che quando ti vengono a mancare giocatori importanti come Zakaria e Assan (Ceesay) che hanno gambe e giocano in una certa maniera, fai molta fatica. I sostituti fanno quello che devono, però non riescono a dare quel clic per un salto di qualità.
L’espulsione di Facchin ci sta. Il ragazzo voleva dimostrare che è diventato uomo, non dico che sia un bambino, no: si è lasciato andare un attimo, tutto qui. Ci ha lasciati in 10, ma non è il caso di farne un dramma: capita anche a giocatori più esperti.
Se ci sono novità da parte mia? Mi fate sempre questa domanda. Per me non è cambiato nulla. Quando sarà tutto ufficiale ne prenderò atto, mi preme ribadire che la mia posizione è diversa rispetto all’anno scorso. Allora avevo avuto delle certezze, avevo pensato a una conferma: ma potrei avere capito male visto come è andata… Si è trattato di un boccone amaro, lo ammetto. Quest’anno le cose sono diverse: mi hanno preso per fare dieci partite, quindi non mi pongo il problema. La domanda la dovreste girare ai diretti interessati (il presidente Cattaneo, come si ricorderà, ci aveva risposto che non è il solo a decidere, ndr). Io sono onorato e orgoglioso di lavorare con questo gruppo, l’ho detto esplicitamente ai ragazzi. Non è una situazione facile neanche per loro”.
In effetti con la sfilza di dati negativi (campionato anomalo, cambio di presidenza, comitato, allenatore) va dato atto ai giocatori di avere continuato a cercare con insistenza ragioni positive nel condurre a termine la stagione.