• ajd) Il 6 maggio 2018 resterà per molto tempo nella storia della corsa d’orientamento ticinese. In questa data, in quel di Mendrisio hanno avuto luogo le finali della disciplina sprint nell’ambito dei Campionati Europei di CO.
Se questi Campionati rappresentano per l’intero Cantone un evento di grande importanza sportiva (la preparazione ha richiesto tre anni di organizzazione e mobilitato ben 400 volontari), le finali organizzate nel Magnifico Borgo sono state motivo di orgoglio per la SCOM Mendrisio! La società gialloblù, infatti, ha potuto fregiarsi del privilegio di avere in casa una competizione tra le più attese dell’anno, nella quale i migliori orientisti al mondo, dopo la qualifica di Bellinzona della mattinata, si sono sfidati per le medaglie europee. Un evento, questo, che ha attirato a Mendrisio quasi un migliaio di spettatori.
Chiamata a fare gli onori di casa la SCOM ha fornito un importante supporto all’organizzazione della gara, fin negli aspetti più fondamentali. Camilla Moreni, responsabile tecnica gialloblù, ha infatti ridisegnato la cartina di gara, adattandola ai più moderni standard e includendo una serie di passaggi che sono stati creati appositamente per la competizione, chiedendo alla popolazione di aprire corti e scalinate normalmente chiuse al pubblico. Queste sorprese, determinanti per proporre dei percorsi degni dei migliori atleti élite al mondo, sono state abilmente sfruttate dai preparatori dei percorsi, anch’essi momò. Giorgio Bernasconi (tracciatore) e Raffaele Crivelli (controllore), hanno messo a dura prova la prestanza fisica e la capacità di prendere rapidamente delle decisioni delle atlete e degli atleti. I percorsi partivano da Palazzo Turconi e dopo i primi 4 punti presentavano, sia per la categoria maschile sia per quella femminile, una scelta importante, che in più di un’occasione ha determinato il risultato di gara e che portava gli atleti verso il Municipio dove (altra sorpresa) avveniva un cambio di cartina volante che obbligava i corridori a rientrare nuovamente in gara mantenendo sangue freddo e concentrazione. Diversi atleti hanno avuto qualche indecisione, costatagli poi secondi preziosi. La gara proseguiva poi nel dedalo di viuzze e corti del Magnifico Borgo, con uno spettacolare passaggio sui gradini della chiesa dei Santi Cosma e Damiano, prima di condurre gli atleti a Villa Argentina, trasformata per l’occasione dalle sapienti mani di Massimo Moreni (anch’egli socio SCOM) in arena di gara. Dopo un passaggio tra il pubblico, gli atleti ripartivano alla volta del Centro Scolastico Canavée, per transitare verso gli ultimi punti di controllo e giungere così al viale d’arrivo, nuovamente a Villa Argentina, da percorrere tra due ali di folla in un ambiente di grande tifo ed entusiasmo. Moltissime, infatti, sono state le persone accorse nell’arena per seguire la gara sul maxischermo appositamente installato, grazie anche alla produzione della RSI che ha garantito la trasmissione live della gara su LA2: non sono molte le gare internazionali trasmesse in televisione e la scelta di puntare sulla finale di Mendrisio ha contribuito a dare prestigio all’evento.
Lo spettacolo offerto non ha deluso le attese, tra colpi di scena, prestazioni fisiche di grande intensità, indecisioni e scelte complesse. Alla fine, sul gradino più alto del podio è salita la svedese Tove Alexandersson che ha messo in riga tutte le avversarie fin dal primo intertempo, prima tra tutte la svizzera Judith Wyder, al rientro alle competizioni internazionali a soli cinque mesi dalla maternità e l’atleta russa Natalia Gemperle.
In campo maschile, invece, dopo un testa a testa al cardiopalma, gli svizzeri Daniel Hubmann e Matthias Kyburz, hanno concluso con lo stesso identico tempo, regalando alla nostra nazionale un doppio oro che ha fatto esplodere di gioia Villa Argentina. Sul gradino più basso del podio, è invece salito il britannico Kristian Jones, una delle sorprese della giornata.
Da segnalare che anche due atleti della SCOM hanno avuto l’onore di lanciarsi sui percorsi élite, in qualità di apripista. Si tratta di Fabio Alfieri e di Elena Pezzati, giovani che si sono contraddistinti a livello nazionale e internazionale. Un onore ed un esempio per i numerosi piccoli orientisti momò che hanno occupato le prime file dell’arena con bandiere e t-shirt per sostenere i loro beniamini sognando, perché no?, di poter essere un giorno al loro posto.
Insomma, quella vissuta domenica 6 maggio è stata soprattutto una grande giornata di festa, che non sarebbe stata possibile senza l’appoggio e il prezioso sostegno di numerosi enti e persone, a partire dal Municipio di Mendrisio e dall’Accademia di Architettura, fino ai numerosi abitanti del Magnifico Borgo, che hanno aperto le loro corti al passaggio degli atleti e li hanno sostenuti ed incitati. La SCOM desidera ringraziare chiunque abbia contribuito alla buona riuscita della manifestazione permettendo a tutti i presenti di assaporare l’emozione di una grande manifestazione sportiva.