Pompieri a un passo dal Consorzio

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I militi dell'Unità di intervento tecnica in azione (immagine d'archivio)

Archiviando con piena soddisfazione l’anno del 150°, i vertici del Corpo Pompieri di Mendrisio tratteggiano il futuro della loro storia annunciando il Consorzio che verrà. La nuova forma giuridica, in termini operativi si tradurrà nel Centro di Soccorso Cantonale dei Pompieri del Mendrisiotto (categoria A) e a partire dal 1° gennaio 2019 vedrà l’unione fra gli attuali Corpi di Mendrisio e Chiasso.
“Dopo lunghe trattative – ha annunciato il capo del Dicastero sicurezza pubblica della Città, Samuel Maffi – siamo riusciti ad affinare l’accordo con Chiasso. I termini di quest’accordo sono stati tramutati in un messaggio municipale che è stato trasmesso a tutti gli esecutivi della regione. Ai loro legislativi viene in queste settimane sottoposto il messaggio per l’introduzione del Consorzio (i primi ad averlo approvato sono i Comuni di Morbio Inferiore e Castel San Pietro). Auspichiamo che vi sia l’unanimità così che dall’inizio del 2019 si possa lavorare sotto un cappello unico che sarà quello del Consorzio”. Con quali risorse umane? Con la riorganizzazione – è stato spiegato – l’effettivo si porterà a quota 140 e sarà dotato di 4 figure professioniste fra le quali l’attuale comandante Corrado Tettamanti che assumerà le redini del Centro. Le altre tre figure dovranno essere un ufficiale e due pompieri. Al momento attuale l’effettivo della Città è a quota 95 ma raggiungerà le 140 unità convogliando le risorse chiassesi. Il totale non sarà la semplice somma dei due effettivi attuali ma si punta ad una riduzione delle risorse che verrà realizzata non sostituendo coloro che sceglieranno di non proseguire nell’impegno. Ne deriverà un certo contenimento dei costi dal momento che, sebbene volontari, i militi percepiscono una minima indennità.
Sul totale, la concretizzazione del Centro con la nuova forma giuridica porterà ad un lieve aumento dei costi per tutti i Comuni della regione salvo Chiasso.
E mentre i pompieri di Chiasso e Mendrisio già da mesi seguono una formazione congiunta – ha anticipato il comandante Corrado Tettamanti – è stata fondata la nuova Sezione di Montagna su sollecitazione dell’autorità cantonale stessa che dal 2003 chiede che il Mendrisiotto (dove il 66% della superficie è ricoperta da boschi e pascoli) sia dotato di una Sezione di Montagna per fare fronte in modo particolare agli incendi boschivi.

• In costituzione la nuova
Sezione di Montagna
A dirigere la nuova Sezione di Montagna del Mendrisiotto è stato chiamato il Iten Alberto Ceronetti. A lui fanno riferimento diretto 12 militi che in questo primo anno di attività hanno iniziato a conoscere l’attrezzatura ed il territorio. La Sezione sarà pronta a diventare operativa al momento della costituzione del nuovo Centro di Soccorso. A riorganizzazione avvenuta, le sezioni saranno 4: due urbane già in attività in seno al Corpo di Mendrisio, un’altra urbana con riferimento a Chiasso e la neonata Sezione di Montagna. A queste, si aggiungono la Sezione UIT (Unità Intervento Tecnico) e la Sezione giovanile.

• Un lavoro di squadra
Il Corpo di Mendrisio si prepara a sciogliersi e ripartire dall’anno zero con il nuovo Centro cantonale portando con sé tutta l’esperienza maturata in 150 anni di interventi. Accanto al comandante, al suo vice Flavio Belloni (assente per impegni professionali) e al capodicastero Samuel Maffi – durante l’incontro con la stampa di mercoledì – vi erano anche cinque membri dello Stato Maggiore, tutti giovani. Sono Samuele Tettamanti, Marco Tettamanti, Michele Aramini, Pantaleo Coroneo e Alberto Ceronetti.

• Obiettivo: mantenere il livello d’eccellenza raggiunto
Il 2017 ha visto il Corpo di Mendrisio raggiungere un livello d’eccellenza tecnica operativa mai toccato nell’ambito dell’interventistica. Con l’inizio del 2019 – è stato il commento dei vertici del Corpo – affronteremo la sfida di mantenere questo livello di competenza tecnica sia con i futuri colleghi di Chiasso che dal profilo politico con la gestione dell’organizzazione da parte di molti Comuni.

• Il motto in 6 parole-chiave
I valori che ci hanno guidato fino ad oggi e che vogliamo portare anche nella costituzione del nuovo Centro – ha aggiunto il comandante Corrado Tettamanti – sono ben espressi in queste 6 parole-chiave: sicurezza, prontezza, qualità, rispetto reciproco, disciplina e affidabilità.

• Il 150° anno da incorniciare
Un anno da incorniciare. Così è stato definito il 2017 del Corpo Pompieri di Mendrisio che ha compiuto i 150 anni festeggiando con le autorità, con la popolazione (che ha mostrato un ottimo coinvolgimento!), con la stampa di un libro storico e l’Assemblea dei delegati della Federazione Cantonale Ticinese. È stato dunque espresso un “grazie” a tutti coloro che hanno dato il loro contributo con competenza e spirito di apertura verso gli altri.