
Ore 10.25, il trenino a cremagliera che porta i passeggeri in Vetta parte dalla stazione di Capolago. Molte – più di 100 – le persone accorse per l’occasione: il primo bilancio dall’apertura del Fiore di pietra, firmato Mario Botta. Migros e Ferrovia Monte Generoso infatti hanno organizzato la risalita, la presentazione del resoconto del primo anno dall’inaugurazione della nuova struttura e della pubblicazione del libro “Fiore di Pietra – Monte Generoso” di Botta proprio nel luogo a cui si fa riferimento: la Vetta.
Approdati quindi nel suggestivo luogo a 1704 metri il microfono della sala conferenze Belvedere ha dato voce a Fabrice Zumbrunnen, CEO della Federazione Cooperative Migros: “La storia della Ferrovia Monte Generoso, del resto, è segnata da sempre dalla volontà di personalità straordinarie come Carlo Pasta, Carl Roman Abt, Gottlieb Duttweiler, ieri, e come l’architetto Mario Botta, oggi”. Zumbrunnen ha poi ricordato ai presenti chi sono questi 4 uomini (uniti da passione, spirito d’iniziativa, capacità di raccogliere una sfida anche quando il successo sembra difficile da raggiungere, amore per la montagna e capacità di abbandonare sentieri battuti alla ricerca dell’innovazione) e ha concluso il suo discorso affermando che “La Migros attraverso l’istituzione del suo Percento Culturale sostiene iniziative culturali, formazione per adulti, attività sociali, del tempo libero e dell’economia. Ed è proprio in questo contesto che la Migros non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di finanziare la costruzione del “Fiore di Pietra” dell’architetto Mario Botta, uno dei più grandi talenti nel campo dell’architettura del nostro tempo”.
Al direttore Francescò Isgrò il compito di presentare i bilanci 2017 (cfr. qui sotto) e non sono mancati gli obiettivi. “La Ferrovia Monte Generoso ha messo in atto nuove strategie di marketing: capillare localmente e capace di guardare lontano, spinto fino a quei paesi a cui ieri non si pensava nemmeno. La partecipazione a fiere, workshop, convention in Asia, Estremo Oriente, Medio Oriente e Stati Uniti è diventata fondamentale”. Isgrò ha dichiarato che “Il nostro prossimo obiettivo è portare le scolaresche ticinesi, svizzere, italiane e straniere in vetta al Monte Generoso, esempio unico e prezioso di biodiversità, perché crediamo profondamente che i bambini vadano educati al rispetto per l’ambiente fin da piccoli, loro sono il futuro del nostro pianeta e per entrare in sintonia con i giovani siamo presenti sui social e abbiamo creato una Newsletter periodica per promuovere al meglio novità, appuntamenti ed eventi del Fiore di Pietra e del Monte Generoso”.
Dopo gli interventi di Claudio Zali, presidente del Consiglio di Stato, e di Marco Romano, consigliere nazionale, parola all’architetto Mario Botta, che ha ripercorso l’iter che lo ha portato a costruire il Fiore di Pietra sulla Vetta del Generoso, e che ha poi spiegato ai presenti che per coloro che vogliono portarsi a casa un ricordo è stato realizzato il libro “Fiore di pietra”. “È un documento snello, che raccoglie al suo interno diverse testimonianze e che contiene pure un leporello di Bossoli”, dichiara Botta nella presentazione del libro, edito da Skira editore. Dopo i ringraziamenti alle maestranze e ai collaboratori che insieme al famoso architetto hanno realizzato il Fiore di pietra, Botta ha ricordato la mostra fotografica allestita, al pian terreno, di Luca Ferrario che presenta una lettura in bianco e nero della cronologia dei lavori di costruzione della struttura.
Ottimi i primi 365 giorni!
• 115mila passeggeri provenienti dal Ticino, dagli altri Cantoni della Svizzera e dal resto del mondo (tra cui Germania, USA, Gran Bretagna, Francia, Belgio ed Austria).
• Si sono recate in cima al Generoso circa 450 persone al giorno.
• 2630 treni sono saliti in vetta.
• Più di 100 i collaboratori, da chi lavora allo shop, alla biglietteria, ai macchinisti e chi invece fa parte dell’entourage cucina e sala.
• Ben 225 i banchetti di dimensioni importanti realizzati al Fiore di Pietra.
Queste le cifre spiegate dal direttore della Ferrovia del Monte Generoso Francesco Isgrò: “Un evidente incremento del 60% rispetto al 2013, ultimo anno di apertura della Ferrovia che segna indissolubilmente il legame della Ferrovia Monte Generoso e del Fiore di pietra al territorio del magico Monte Generoso. Segna un fondamentale rilancio del turismo regionale del Mendrisiotto, del Ticino e della Svizzera tutta e inserisce la destinazione in quella nicchia di tendenza sempre più urgente che è lo slow-tourism”. Il direttore ha poi precisato: “Oggi non si può più ignorare l’importanza del rispetto dell’ambiente, della qualità del tempo, dell’enogastronomia a chilometro zero e della mobilità sostenibile, tutte peculiarità che possediamo e di cui andiamo molto fieri”.