“Emuzziùn” svelate in rima

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La presentazione del libro avverrà il 24 febbraio al Museo d'arte.

(red.) Un’emozione per ogni anno di vita trascorso. Cinquantasette suggestioni tradotte in versi vernacolari. Enrico Bernasconi ha dato alle stampe la sua terza fatica letteraria intitolata Emuzziún.

Emozioni rigorosamente in dialetto momò e in rima: la cifra stilistica dell’autore. Il libro è concepito secondo uno schema innovativo. Chico Bernasconi ha introdotto, nella modalità di scrittura, un livello di difficoltà supplementare: tutti i racconti sono costruiti, in effetti, secondo la medesima lunghezza in sei rime. Un vincolo che – rivela a l’Informatore – “mi ha complicato la vita! Una vera sfida letteraria… ma un tale Dante Alighieri ha dimostrato, prima di me, che tutto è possibile…” ride!
Tra le pagine del volume, lo scrittore ripercorre con le parole emozioni realmente vissute e interiorizzate; da quelle lievi ad altre più intense, di estrema amarezza come di felicità debordante. Un ventaglio, una carrellata di impressioni nelle quali il lettore può facilmente riconoscersi. Ad esempio, cita, i profumi (“quello dell’asfalto bagnato, del pane fresco o del fieno in estate”) o l’emozione più intensa, legata alla nascita di un figlio.
La concezione strutturale attraverso le rime crea, come detto, non poche difficoltà. In 57 testi – anticipa Enrico Bernasconi – non figura una rima uguale all’altra! Se questa scelta tecnica – anche a livello grafico – complica il ruolo dello scrittore, agevola notevolmente, al contrario, la comprensione per il lettore. Produce un ritmo riconoscibile, una sorta di melodia.
A fronte di ogni poesia vernacolare figura un’interessante illustrazione che riproduce i disegni che ornano le antiche, tipiche case engadinesi. Si tratta di fregi intercalati da motti e scritte in romancio, anch’essi in rima: “ecco svelato il trait-d’union con Emuzziún” afferma l’autore che trova nel “rumantsch grischun” molte similitudini e, in qualche misura, la medesima filosofia del nostro dialetto ticinese, oltre alla stessa musicalità: “un piccolo gemellaggio” chiosa.

Una mano tesa alla Fondazione Processioni Storiche
Gli utili della vendita di Emuzziún saranno interamente devoluti alla Fondazione Processioni Storiche di Mendrisio. In questi anni, dice Bernasconi (fondatore, con alcuni amici, del gruppo di sostegno “Cun i Prucessiún in dal Cöör”, cfr a pagina 12) la Fondazione è chiamata ad affrontare spese ingenti per il restauro del patrimonio dei trasparenti e dell’ancona del Bagutti. L’impegno è notevole anche sul fronte della candidatura delle manifestazioni mendrisiensi all’iscrizione nella lista dei beni immateriali dell’UNESCO. “Mi è sembrato opportuno, in questo momento, offrire un contributo affinché questi auspici si trasformino in realtà”.

La presentazione nella cornice del Museo d’arte
La grande sala espositiva al primo piano del Museo d’arte di Mendrisio farà da cornice alla presentazione di Emuzziún al pubblico. L’appuntamento è in agenda sabato 24 febbraio, alle 16. Seguirà un aperitivo nel Chiostro dei Serviti, al quale sono tutti benvenuti. “Ho pensato – afferma l’autore – al Museo d’arte quale luogo ideale in quanto sito nel nucleo storico del Borgo, a pochi metri dalla sede e dal luogo di partenza delle Processioni Storiche. La scrittura dialettale, inoltre, è parte integrante della nostra cultura locale. Non da ultimo, è mio desiderio dare la possibilità a chi non l’avesse ancora avuta di conoscere e visitare la struttura”.

La proiezione di un filmato realizzato da VAL-Video Autori Lamone introdurrà la presentazione del libro. L’idea nasce da una poesia dialettale di Chico Bernasconi pubblicata, qualche tempo fa, da l’Informatore. Gli autori del documentario hanno intervistato le persone citate nel testo che vivono ancora oggi sul Monte Generoso. Un omaggio alla montagna e ai suoi autentici abitanti.
Mauro Paolocci, libraio a Mendrisio e amico personale di Chico – “sin dall’infanzia sui campi di calcio” – interverrà durante il pomeriggio.
Il libro, stampato dalla Tipografia Stucchi SA di Mendrisio, sarà messo in vendita nell’ambito dell’incontro in programma al Museo d’arte. In seguito lo si potrà acquistare nelle librerie di Mendrisio e del distretto.