Il Chiasso un po’ stanco subisce una dura lezione

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il tecnico del Chiasso Guillermo Abascal Perez.

Vice) La squadra di Guillermo Abascal è stata messa al tappeto da un volitivo Aarau. Domani congedo dai propri tifosi con il Vaduz ospite del Riva IV.

Dopo una bella serie positiva (cinque turni senza sconfitte) il Chiasso è incappato in una dura lezione. Gliela ha impartita l’Aarau a suon di reti: ben tre. La sconfitta è da ritenersi ancora più frustrante in quanto ad andare a segno al Brügglifeld sono stati due ex rossoblù: Alessandro Ciarrocchi, autore di una doppietta, e il mai dimenticato Michael Perrier che sarebbe stato opportuno recuperare in questi ultimi tempi.
Praticamente Simone Belometti e compagni non sono mai entrati in partita. I padroni di casa hanno comandato le operazioni sin dal fischio d’inizio dell’arbitro Dudic. È relativo il fatto che le prime due reti siano state ottenute in contropiede. Gli uomini di Marinko Jurendic, tatticamente disposti in modo eccellente col 3-4-2-1, hanno chiuso senza problemi ogni spazio a un Chiasso, per la verità abbastanza dimesso. Ma a differenza dei suoi precedenti avversari, soprattutto Wohlen e Winterthur, l’Aarau può vantare un attacco, a dir poco per la Challenge League, formidabile: con i vari Patrick Rossini, Ciarrocchi e Gianluca Frontino costituisce una vera e propria macchina da gol. È vero che la squadra, partita con grosse ambizioni, come già l’anno prima, ha incontrato notevoli difficoltà ad avviarsi: nelle prime sei partite ha totalizzato la miseria di 2 punti! E non è che in seguito abbia fatto sfracelli. Infatti, nonostante i tre punti ottenuti sabato, si trova tuttora alle spalle dei rossoblù a due lunghezze. Inoltre, se andiamo indietro di cinque partite, vediamo che ha fatto registrare due pareggi, due sconfitte e una sola vittoria: quella col Chiasso.
Vittoria, come dicevamo, secca che non fa una grinza. Il torto dei ragazzi di Abascal è stato probabilmente di essere scesi in campo troppo disinvolti, permettendo a Ciarrocchi di trovare il gol dopo appena 6 minuti. Nessun accorgimento tattico, pensando forse al recupero effettuato (comunque con fatica) una settimana prima contro i “leoni”. Permettendo così all’ex bomber di raddoppiare mezz’ora dopo (37’).
Nel secondo tempo le cose sono peggiorate anche sotto il profilo della tenuta del gioco. L’Aarau non solo è riuscito ad amministrare facilmente il vantaggio di due gol, ne ha ottenuto un terzo con Perrier al 69’. Mancava una ventina di minuti al termine, la frittata era decisamente fatta!
È indubbio che la squadra di Jurendic sia di livello superiore a un Wohlen o a un Winterthur, però da un Chiasso che ha beneficiato finora, con merito, di apprezzamenti da un po’ tutte le parti non ci si aspettava una simile resa. Tanto più che tutti (mister e giocatori), una settimana prima, si erano detti convinti di andare a fare l’en plein in Argovia.
Non è certo una consolazione pensare che, senza alcune prodezze di Russo, la sconfitta avrebbe finito col prendere una piega ancora più vistosa. Diverse cose non hanno funzionato, a cominciare dal non impiego di Monighetti e Delli Carri per arrivare al rendimento modesto di Josipovic e Ceesay. Ininfluente l’espulsione (rosso diretto) di Bruno Martignoni al 49’, peraltro pareggiata una decina di minuti dopo (60’) da quella di Yapi (doppio cartellino giallo). Tenendo comunque presente che il numero 13 è, insieme a capitan Belometti e Antoine Rey, uno che non molla un attimo.
Adesso bisogna recuperare, possibilmente già sabato (calcio d’avvio alle 19.00) contro il Vaduz. Nel Principato era finita con una sconfitta di stretta misura (1-0). Al Riva IV dovrebbero esserci tutte le premesse per una rivincita. Alcuni giocatori una settimana fa, complice lo stato del terreno da gioco, avevano dichiarato di sentirsi un po’ stanchi. Comprensibilissimo, ma il Vaduz bisogna metterlo sotto a ogni costo. Altrimenti la teoria di Abascal “anche gli avversari vogliono fare punti, noi dobbiamo pensare a vincere e basta” rischia di fare trascorrere a un Chiasso che già si immaginava al quarto posto (lo stesso mister ha dichiarato di non essere completamente soddisfatto della classifica) una pausa meno luccicante di quella che era stata preventivata. Infatti anche il Wil ha dato segni di riscossa battendo, guarda caso grazie a una rete dell’ex Cortelezzi, il Rapperswil-Jona squadra che occupa il quarto posto e che il Chiasso potrà raggiungere a quota 23 battendo l’undici di Roland Vrabec.