
• Zan) I rossoblù in una partita ricca di emozioni sfoderano il meglio del meglio del loro repertorio e mandano a casa con le pive nel sacco la co-capolista Sciaffusa.
Si comincia con un rigore (per atterramento di Josipovic da parte di Mevlja) calciato da quell’artista del pallone che sembrerebbe Said: il pallone, indirizzato verso Nikolic a mo’ di cucchiaio, finisce però ai piani superiori della porta renana. Poteva essere l’inizio della fine visto che per il Chiasso, che aveva di fronte un avversario di rango, era più che mai necessario uscire da un momento difficile (tre sconfitte di fila). La squadra ha invece deciso di rimettersi in corsa trovando il gol poco prima della mezz’ora (27’) con Fatkic servito alla perfezione da Farrugia, abile nei passaggi ai compagni in spazi molto ristretti. Al Riva IV ci si è ormai fatti l’abitudine: anche le compagini che vanno per la maggiore si chiudono nella loro metà campo abbassando la saracinesca in area per poi colpire in contropiede o sfruttare episodi favorevoli (come era successo al Servette su palla ferma). Tuttavia Simone Belometti e compagni non si sono limitati a gestire a loro piacimento il vantaggio che li ha portati negli spogliatoi sull’1-0. Alla ripresa del gioco hanno avuto la capacità di finalizzare la loro superiorità con una seconda rete frutto di una conclusione di Farrugia, che al suo rientro avrebbe meritato di esprimersi davanti ai tifosi (veramente scarsi, soltanto 450 gli spettatori) con il linguaggio che conosce bene: quello del gol. È una fortuna che sulla corta respinta del portiere sciaffusano, da buon opportunista ci abbia messo la zampetta Soumare: 2-0 al 65’! Una gioia incredibile a dimostrazione che la compagine di Guillermo Abascal ha la capacità di finalizzare con la necessaria cattiveria. E di fare risultato contro qualsiasi squadra: naturalmente quando riesce a sbrigarsela con mestiere.
Lo Sciaffusa, partito lanciatissimo, è evaporato in modo preoccupante minuto dopo minuto. Al punto che il gol che ha trovato al 95’ con Luca Tranquilli lo si può ritenere vagamente immeritato. Allenati ora da Boris Smiljanovic, i renani non sono stati in grado di produrre un gioco offensivo e qua e là hanno mostrato di avere le idee confuse a tutto campo. Quella che in avvio di campionato si era manifestata come una “macchina da gol” (10 reti nelle prime due partite), pur collezionando punti su punti ha finito con il perdere qualche pezzo.
Del Chiasso invece si può continuare a parlare bene: le azioni ragionate sono partite dai piedi di Rey e Fatkic, di Jean Paul Farrugia si può dire che il suo è stato un rientro con i fiocchi (è arrivato più volte in zona tiro, gli è mancato solo il gol). Sempre attento Mossi, affidabili Abedini, Delli Carri e Belometti: chi bravo negli anticipi e a chiudere, chi ha svolto un eccellente lavoro tattico.
A questo punto è normale rammaricarsi per i tre punti persi a tavolino: i 12 che gli vengono accreditati valgono soltanto il settimo posto in classifica: troppo pochi: dovrebbero, appunto, essere 15. La posizione rimane purtroppo pericolosa.
Domani la trasferta porta i rossoblù a Rapperswil-Jona. La partita con la neopromossa nasconde parecchie insidie. Tre punti separano le due squadre, sulla carta si tratta di uno scontro diretto. Che si potrà vincere mettendo in campo la grinta e il gioco mostrati sabato sera.