
(red.) Una collaborazione fra pubblico e privato che chiude il cerchio o, meglio, la rotonda. Al centro del progetto illustrato in questi giorni dal Municipio di Mendrisio figurano proprio le rotatorie stradali. Sono ben ventuno quelle presenti nel comprensorio cittadino: spazi pubblici che, se adeguatamente approntati, possono abbellire il territorio, caratterizzando il Comune e le sue attività. La città ha lanciato pertanto un piano di riqualifica paesaggistica con allestimenti a tema.
L’iniziativa è stata illustrata dal capodicastero Economia e AIM Marco Romano con Agnès Pierret dell’Ufficio sviluppo economico del Comune. L’idea di base è che ogni rotonda possa raccontare qualcosa della regione: tradizione, materiali, prodotti, filiere, eccellenze… “Non si tratta di spazi pubblicitari” ha puntualizzato il municipale, ma di opportunità di impreziosire il vuoto di questi luoghi, esprimendo un messaggio, suscitando identificazione al territorio e stuzzicando l’attenzione del turista.
Il connubio con il settore privato garantisce un impegno minimo, dal profilo dell’investimento a carico dell’ente pubblico. Questo progetto – ha assicurato il responsabile del Dicastero – non sottrae risorse ad altri impegni del Comune. Enti e aziende possono proporre una loro iniziativa. L’accento, negli auspici dell’Esecutivo, va posto sul valore aggiunto che gli elementi suggeriti rappresentano per il territorio, fermo restando che il gusto estetico è soggettivo. Il tema deve essere quindi concordato preventivamente con l’amministrazione. L’allestimento, è stato spiegato, viene realizzato dal partner o tramite un mandato specifico in sinergia con la squadra comunale del verde pubblico.
Il processo – su un arco temporale di tre anni – ha debuttato con la sistemazione della rotonda “San Giovanni” all’uscita sud dell’autostrada per Rancate all’innesto su via Rinaldi, che ospita il tema della filiera del legno. Cinque aziende forestali del Mendrisiotto affiliate all’Associazione imprenditori forestali della Svizzera italiana (AFOR Valle di Muggio, Eco2000 Riva San Vitale, Manuel Galli Ligornetto, Piotti Stefano Mendrisio, Simonte Tettamanti Sagno) hanno costruito l’originale messa in scena. Al centro è stato piantato un giovane castagno; attorno sono stati distribuiti diversi manufatti sempre in castagno: scala, palizzata, fontana, tavolo… che illustrano la versatilità di questo legno d’opera pregiato.
A pochi metri da questa prima realizzazione, verrà presto rivista l’immagine della rotonda “Osteria del Ponte”, dove troneggerà il tema della vitivinicoltura: una grande anfora sarà circondata da vite a potatura corta ad alberello. I lavori di potatura saranno assicurati dall’azienda esecutrice, Agriloro SA di Genestrerio.
Per la grande rotatoria della Croce Grande (che tocca anche i territori di Novazzano e Coldrerio) si farà capo all’estro e alle abilità degli allievi giardinieri del Centro professionale del verde di Mezzana: sarà dato ampio spazio alla piantagione mista all’interno della rotatoria e delle aiuole circostanti. In ogni stagione si potrà godere di colori e stili floreali differenti, all’insegna della biodiversità autoctona. I lavori inizieranno in autunno.
All’entrata del parco di Casvegno, sarà valorizzato il tema della salvaguardia del patrimonio genetico in frutticoltura: un melo “magico” offrirà frutti diversi tra loro, grazie all’innesto di molteplici varietà. L’intervento sarà condotto con il Vivaio cantonale di Lattecaldo e ProFrutteti.
Per altre rotonde si stanno già affinando attribuzioni e progetti. La città ha allacciato contatti con la Ferrovia Monte Generoso, la Fondazione Monte S. Giorgio, la filiera della pietra, aziende vitivinicole della regione…
“Saremo lieti di accogliere commenti e critiche dei cittadini” ha detto Marco Romano. Del resto, la prima iniziativa portata a termine ha già suscitato domande e grande curiosità fra gli abitanti del capoluogo.