Le cave di Arzo torneranno a essere un luogo di valore ricreativo, culturale e di incontro. Dopo il piano di riqualifica dell’area, in parte ancora in corso, e la ripresa dell’attività di estrazione, nasce ora l’associazione CAVAVIVA che si occuperà di promuovere il sito estrattivo, le cui radici storiche risalgono al 1300, per quanto riguarda gli aspetti didattici, turistici e museali che qui prenderanno forma, con la volontà di riunire al contempo tutti gli estimatori.
Dopo il piano di riqualifica dell’area, ancora in corso, e la ripresa dell’attività di estrazione, è forte ora la volontà di spingere il sito estrattivo anche sotto gli aspetti didattici, turistici e museali che è in grado di offrire, essendo questo un luogo di importanza geologica e ricco di storia, le cui prime notizie si hanno già attorno al 1300.
È infatti ufficiale la costituzione dell’associazione “CAVAVIVA – amici delle cave di Arzo”, il cui scopo è quello di trasformare le cave di Arzo in un luogo di valore ricreativo e culturale per la popolazione e per tutte le persone che hanno voglia di scoprire le unicità del territorio, rivolgendosi anche al bacino turistico del Mendrisiotto e insubrico.
L’idea dell’Associazione CAVAVIVA sorge da un progetto di Valentina Rossi, intitolato “Il risveglio delle cave”, che ha convinto pochi mesi orsono il Patriziato di Arzo, proprietario del fondo, a conferirle l’incarico per la gestione dei futuri passi. Valentina Rossi, la cui conoscenza del marmo (oltre a saperlo lavorare) l’ha appresa da suo padre Oreste Rossi, fa parte della sesta generazione della storica famiglia che si è occupata dell’estrazione a Arzo negli ultimi decenni.
“Mi piacerebbe che il valore inclusivo e sociale di un tempo possa tornare a caratterizzare le cave e a farle vivere”. È questo, in estrema sintesi, ciò che ha spinto Valentina Rossi a proporre il progetto, che passerà presto attraverso la costituzione dell’Associazione, domani, sabato 17 giugno, alle ore 10 presso le Cave ad Arzo, seguita da un rinfresco grazie al sostegno di produttori locali. Un’associazione che vuole essere un’opportunità di incontro e condivisione per le future idee di sviluppo del sito, e che è aperta ad accogliere tutte le persone intenzionate a sostenere il risveglio delle cave.
La costituzione avverrà a tre mesi esatti dalla cerimonia di apertura delle cave al pubblico, prevista il 17 settembre, come scritto su l’Informatore nell’edizione del 19 maggio. Da mesi si sta lavorando per programmare eventi e attività. È già in vista, per il maggio del prossimo anno, il debutto di uno spettacolo multimediale unico e “site specific” curato da Juri Cainero e la sua compagnia Onyrikon, con la supervisione di Gardi Hutter.