La corte dei Cuntitt sarà intergenerazionale

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(p.z.) È un momento importante per Castel San Pietro: il Municipio pubblica il concorso per gerenza e locazione degli spazi dell’Osteria e dell’Enoteca interni alla corte della Masseria Cuntitt, gioiello che il Comune acquistò attorno agli anni ‘80 dall’Ospedale della Beata Vergine ad un prezzo interessante.  Da un anno a questa parte, masseria e corte sono entrati in fase di ristrutturazione conservativa grazie al lascito di 4 milioni e mezzo dei coniugi Bettex, senza il quale sarebbe stato difficile – per un paese delle dimensioni di Castello (con un gettito fiscale attuale pari a 9 milioni di franchi) – ridare vita e splendore ad una proprietà di questa portata (6 milioni di franchi l’investimento totale). Situato in via alla Chiesa, l’edificio di circa 4’800 metri cubi costituisce un importante esempio di architettura rurale del Mendrisiotto.

Per annunciare il concorso pubblico regolato dalla LOC (Legge Organica Comunale) è stata indetta – martedì mattina – una conferenza stampa a Palazzo comunale. “Il bando di concorso – ha chiarito il segretario comunale Lorenzo Fontana – sarà pubblicato venerdì prossimo per 30 giorni. I progetti in gara devono rientrare entro il 26 giugno. Indicativamente, il termine di entrata in esercizio potrebbe essere il secondo semestre del 2018”.
La proposta dei concorrenti dovrà avere a che fare con il nucleo del paese e in particolare l’impostazione intergenerazionale dell’intera corte dei Cuntitt. Criteri concreti sono stati fissati in questo senso. Si parla anche di integrazione nel progetto di obiettivi di inserimento sociale e nel progetto delle attività pubbliche promosse dal Comune. In sintesi, la masseria in versione “2018 e futuro” dovrà vivere come una sorta di cuore pulsante del paese. Famiglie, giovani, adulti e anziani potranno incontrarsi, seguire attività pubbliche e anche ristorarsi negli spazi dell’osteria (80 mq) e dell’enoteca (37 mq). E con quest’ultima proposta di ristorazione si spera anche di attirare gente da fuori paese. Ma come saranno suddivisi e organizzati gli spazi ai Cuntitt? Il piano terreno sarà riservato a scopi pubblici o parapubblici con una sala-conferenze ad uso comunale dotata di impianti audio e video, spazi per l’archivio comunale, un locale d’incontro pre-asilo mamme-bambini che sarà aperto un paio di volte la settimana, uno spazio per le associazioni (sia per riunioni che per deposito) e poi – come detto – osteria ed enoteca. Ai due piani superiori sono stati ricavati 7 appartamenti dei quali un paio saranno adatti alle famiglie con bambini e gli altri sono stati concepiti in maniera da essere particolarmente idonei ad anziani autosufficienti. Una parte da leone la faranno anche gli spazi esterni con la metratura in corte e il giardino esterno molto ampio e ad uso pubblico la cui impostazione ancora andrà definita in base alla proposta del concorrente che si aggiudicherà la gerenza di osteria ed enoteca (non per forza le due realtà dovranno essere gestite da un unico concorrente). In questi spazi potranno essere anche proposte feste, sagre o serate.

• Restauro conservativo
“Nel 2009 – ha ricordato il sindaco Alessia Ponti – è stato indetto un concorso pubblico per i lavori di restauro dei Cuntitt. Il concorso era stato vinto dall’architetto Edy Quaglia per la sua idea di ristrutturazione conservativa. Vincente, oltre a questa attenzione dell’architetto verso l’aspetto conservativo del restauro, è stata anche la sua idea di corte”. Il sindaco ha poi fatto riferimento ad un’idea di corte che funge da luogo di ritrovo dal quale le persone “possono ammirare il nostro bellissimo paesaggio da cartolina (la vista sul Mendrisiotto che si presenta è davvero unica), incontrare amici e conoscenti, bere  e mangiare qualcosa in osteria ed enoteca”. La facciata esterna dell’edificio – ha riferito il tecnico comunale Carlo Falconi – è stata conservata in quasi tutta la sua versione originaria con il supporto di una sorta di pelle in cemento armato all’interno (quale supporto). Nel limite del possibile – ha continuato – sono stati usati materiali di recupero. In particolare per l’enoteca è stato recuperato il pavimento di cotto esistente nella masseria. Ne risulterà un locale pregiato sorretto da 4 volte in mattoni (cfr. la foto sopra) in sintonia con la vocazione vitivinicola da sempre coltivata a Castello.

• Strada nucleo-scuola passando dai Cuntitt
Una volta fruibile da tutti la corte dei Cuntitt (si pensa fra un anno circa), le autorità del paese mirano a creare un collegamento diretto dal nucleo di Castello alle scuole, stimolando gli scolari a passare dalla corte dei Cuntitt e poi dal percorso apposito e dalla passerella. Una soluzione ottimale che partecipa al concorso indetto da “Mobilità Pedonale Svizzera”. Il Comune punta alla qualità di vita e questa “carta” attira nuove famiglie.