Era la notte del 2 dicembre 2016 quando il Corpo Pompieri di Mendrisio si è trovato a domare un vasto incendio divampato in un deposito di copertoni situato in via Campagna Adorna a Mendrisio (nell’immagine a destra). Una settantina i militi impiegati (compresi alcuni del Corpo di Chiasso e delle FFS) in quello che è stato definito l’intervento regionale più impegnativo del 2016. Il rogo dei copertoni è stato spento evitando un disastro ambientale e le modalità d’intervento dei pompieri sono state lodate sia dalle autorità cantonali che dai colleghi del Sopraceneri e dai cittadini. Qualità d’intervento, formazione continua e ora anche una logistica adeguata con la collocazione del Corpo nel Centro di Pronto Intervento. L’immagine dell’intervento di quella notte è stata scelta per la copertina del resoconto del 2016 del Corpo Civici Pompieri di Mendrisio. Ed è simbolica di quanto sia oggi richiesto ai militi. I vertici del Corpo di Mendrisio hanno convocato mercoledì la stampa per annunciare un ricco programma di appuntamenti che sottolineeranno i 150 anni di fondazione. Un nuovo vessillo, un libro commemorativo, una super-sfilata e molto altro sono in agenda. Ma soprattutto si è parlato del delicato processo di riorganizzazione in corso. Lo stesso prevede l’unificazione delle due sezioni di Mendrisio con quella di Chiasso come distaccamento. Su questo fronte, grande impegno sia tecnico che politico e attenzione ai costi che verranno pianificati per la nuova gestione. Fra i progetti futuri vi è anche la creazione di una sezione di montagna per gli incendi boschivi ed il progetto di introdurre un nucleo di figure professionali accanto ai volontari. In costante crescita gli interventi richiesti sul terreno.