Il Gala di domenica 4 dicembre è il concerto del 90°. Infatti il primo concerto fu eseguito nel lontano 20 marzo 1926. Il concerto, in programma alle 16.30 al Centro manifestazioni Mercato coperto, inizierà con Danzón No 2 del compositore messicano Arturo Márquez.
Il danzón è un genere musicale di origine cubana, derivato dalla contradanza e dalla habanera. L’ispirazione venne dopo esser stato a una sala da ballo a Veracruz, dove il genere è molto diffuso. Il Danzón No 2 diventa molto popolare dopo le tournée europee e americane del 2007 dell’Orchestra giovanile Simón Bolívar diretta da Gustavo Dudamel, ma in Sudamerica è considerato il secondo inno nazionale.
A lungo considerata leziosa ed eterea, l’arpa ha vissuto un ritorno di interesse nel XX secolo grazie ad una nuova scrittura strumentale e l’esplosione della nozione di “formazione musicale”. Il Concerto per arpa dell’argentino Alberto Ginastera è sicuramente il brano più azzeccato per illustrare l’idea di “arpa del XX secolo”. In forma tripartita, ispirata allo stile barrios e con tonalità oscura, il concerto si rifà in una scrittura decisamente moderna. Sin dalle prime misure, un sentimento di apprensione si impadronisce dell’orchestra, accentuato dalle sonorità irreali del solista, si passa a momenti di angoscia e si sfocia nella percussiva violenza finale. Solista, la giovane Elisa Netzer.
Si termina con Eine Alpensinfonie del tedesco Richard Strauss composta tra il 1911 e il 1915, unica sinfonia dedicata alle Alpi. La prima di Eine Alpensinfonie avvenne il 28 ottobre 1915 a Berlino con la Dresden Hofkapelle diretta da Strauss stesso. L’esecuzione ebbe reazioni contrastanti: alcuni addirittura la chiamarono “musica cinema”. La sinfonia ha uno sviluppo continuo in 22 quadri molto descrittivo. Si può sentire il richiamo dei corni alpini, gli uccellini nel vento, il torrente tumultuoso, fino al gregge sugli alpeggi. Vengono descritte 24 ore della vita di una montagna e di coloro che affrontano l’ascesa. Si passa dalla notte all’alba, all’ascensione, la gioia in vetta, la discesa con i suoi pericoli e il ritorno alla notte. Il difficile lavoro che necessitò la genesi dell’opera si rivelerà faticoso: Strauss scrisse che strumentarla fu entusiasmante come cacciare gli scarafaggi. I primi schizzi sono del 1911, ma si dedicò all’orchestrazione non prima di novembre 1914. La Sinfonia Alpestre fu terminata in febbraio 1915, partitura monumentale che richiede almeno 123 strumenti e una virtuosità considerevole. “Almeno ho imparato ad orchestrare” sottolineò Strauss durante le prove precedenti la prima.
La prima americana, vide nascere una battaglia tra Ernst Kunwald a capo della Cincinnati Symphony Orchestra e Leopold Stokowski a capo della Philadelphia Orchestra, con i primi che riuscirono ad anticipare di 24 ore i secondi in una lotta contro il tempo.
La Civica Filarmonica sarà diretta dal maestro Carlo Balmelli: sarà il suo 25° Concerto di Gala alla testa della Civica. Grazie a te, Carlo!
ChB