• Sabato è stata la Fizzy ad alzare al cielo la Coppa che ormai da oltre mezzo secolo gira per la Svizzera. Dopo quella isolata del 1941, è quella del 67/68 che ha dato inizio alla vera era. E chi l’aveva vinta per due anni di seguito? La RIRI, la mitica squadra mendrisiense che fece faville e di cui tutti conoscono la storia.
Ora è la Fizzy Riva/Muraltese a festeggiare con tutti i tifosi: quelli che hanno gioito alla Sporthalle di Zurigo, e quelli sul divano di casa, come il sindaco Medici, bloccato dall’influenza, forse anche elettorale. “Ho esultato come non mai e mi è spiaciuto non esserci. Ma non ho perso un secondo di gara, finendo sudato quasi quanto le ragazze. Un progetto di società sano che ha portato al secondo successo svizzero, dopo il titolo del 2007/2008. Ma la Coppa Svizzera, lo ribadisco, è qualcosa di unico e indimenticabile”!
La partita è stata un continuo capovolgimento di fronti con molta tensione in ogni azione: la Fizzy ci ha messo quella grinta e quell’orgoglio che non potevano non fare la differenza.
Le burgunde erano forse troppo convinte di vincere: una sola sconfitta in stagione, dimenticando però che in Finale di Coppa della Lega erano state graziate dalla pessima gestione dell’ultima palla dell’Hélios.
Sabato a Zurigo abbiamo invece visto un gestore super, Valter Montini, uomo di basket da una vita, coach scafato e tranquillo, un vincente in A1 in Italia per diversi anni. Ha imbrigliato le friburghesi sin dalla prima azione, le ha fatte cozzare contro una 1-3-1 che loro hanno attaccato a volte anche bene, sbagliando però molti tiri proprio per la pressione difensiva delle ticinesi. Dalla Travaini alla Mazzocchi alla Hansen e alla stessa Seabrook, quante palle sono state strappate dalle mani delle avversarie? E solo qualche fischiata assurda del duo arbitrale Hjartasson – Marmy ha tolto la palla alle ticinesi.
Ma questa squadra ha avuto nella Müller una play di lusso, quella che aveva fatto le fortune delle friburghesi: ha preso botte dalla Thamann senza fiatare, ha infilato triple, ha difeso alla grande. La Voumard le è stata al fianco e l’ha pure sostituita in maniera super, trovando due triple di gran peso nell’economia della gara. Seabrook, sottomessa a un trattamento fisico estremo dalla Ross, ha catturato 16 rimbalzi e lottato come non mai anche in mezzo a una selva di mani. Il duo Travaini-Mazzocchi, anime di questa Fizzy, ha giocato con carattere e grinta, con difese super e senza mollare. Poi c’è stata la prestazione della Hansen che ha trascinato le compagne nell’ultimo quarto, prendendosi rischi e responsabilità. Insomma, se ci mettiamo i minuti di Jakab e Polite, abbiamo un insieme di grande spessore. Le avversarie si sono disunite, Davis si è liberata dei fantasmi nel terzo quarto, quello della rimonta, ma non è stata leader nel finale. Pure gli arbitri ci hanno messo del loro,.. Ma non c’è stato nulla da fare: la Coppa è in casa Riva/Muraltese, un binomio nato da poco ma che ha portato a questa importante vittoria. A dimostrazione che in Ticino ci si può unire e battere le squadre migliori e anche le più ricche: il cuore che trionfa sul conto in banca!
“Siamo tutti alle stelle: una Coppa che ci ripaga degli sforzi, dei sacrifici, dei viaggi per allenarci, delle fatiche dopo una giornata di lavoro; – commenta Lidia la capitana – ora possiamo capire cosa si prova ad arrivare alla fine da vincenti”.
Il presidente Markesch: “Mai provato tanta gioia sportiva come al termine di questa gara che non finiva mai! Gli ultimi 18 secondi sono durati una vita: un film in apnea, un’attesa da sala parto! Ora posso dire che questa è la vittoria più bella nella nostra storia e mi auguro che non sia l’ultima. Ringrazio tutte le ragazze, il nostro splendido coach, tutti quelli che lavorano in società, i tifosi, oggi “gasati” più che mai e un grazie particolare a mia moglie Lollo per la pazienza e l’aiuto prezioso che sa dare dietro le quinte, non solo dopo le vittorie ma anche nei momenti meno belli.”
Dario Alberto