
(red.) La legislatura si conclude a Chiasso con un buon consuntivo e l’arrivo di due nuove figure nel settore sociale, il curatore comunale e un/a professionista che si occuperà di anziani.
I due progetti, destinati a diventare realtà, con le relative assunzioni, all’inizio del prossimo quadriennio, sono state presentate ieri. Il capo ufficio del Dicastero servizi sociali Andrea Banfi ha spiegato che la figura del curatore diventa necessaria di fronte ai problemi che presentano diverse persone, pur già sottoposte alle misure dell’Autorità regionale di protezione, che fino a qualche tempo fa si chiamava Autorità tutoria. I curatori volontari, che seguono le persone, continueranno a prestare la loro preziosa opera di sostegno. Ma il grado di difficoltà di taluni casi rende ora indispensabile la nomina di un curatore (con grado di occupazione del 50 – 60%), stipendiato dalla città-sede dell’ARP 1 che ripartirà la spesa – a seconda degli interventi a carico di loro cittadini – con gli altri comuni dell’ARP1, Vacallo, Novazzano, Morbio Inferiore, Breggia, Balerna.
Chiasso ha pure deciso di ampliare l’offerta rivolta agli anziani, soprattutto a coloro che si trovano in situazioni delicate, di solito al proprio domicilio. Si tratterà di interventi di tipo sociale, essendo quelli sanitari e di cura della casa e della persona affidati al Servizio di aiuto domiciliare pubblico (SACD) o a quelli privati. La città costituirà un piccolo “osservatorio anziani” animato da un/a assistente sociale, con grado di occupazione del 20% che diventerà referente del SACD, con cui si terrà in stretto contatto, utilizzando i dati raccolti dal servizio. Questo secondo progetto sarà provato per 6 mesi. La città è già dotata di 2 case per anziani medicalizzate e di un centro diurno.