SFG Mendrisio al campionato sociale

0
2101

Si è tenuto, sabato 5 marzo alle palestre Canavée di Mendrisio, il tradizionale campionato sociale della locale società di ginnastica.

 

Sviluppatosi lungo tutta la giornata, l’evento si è suddiviso in due momenti definiti dalle discipline affrontate. Il mattino è stato il turno delle ginnaste della gymnastique che, con la grazia dei loro movimenti, a ritmo di musica si sono presentate al pubblico di parenti amici e simpatizzanti con esercizi e produzioni sia libere che con piccolo attrezzo. Il pomeriggio invece è stato animato da ginnaste e ginnasti del settore attrezzistico con, ciliegina sulla torta, l’apprezzata esibizione delle giovani promesse della GEM (Gym Èlite Mendrisiotto), alcune affiliate alla società di casa. Purtroppo, le condizioni meteo e il blocco del collegamento tra Sopra e Sottoceneri non ha permesso di completare la presentazione di questo gruppo con chi al mattino si trovava a Tenero ad allenarsi, ma pazienza… ci saranno altre occasioni.
Una giornata piacevolmente intensa dunque, che ha coinvolto oltre 240 giovani sportivi della società, oltre che monitori, monitrici, dirigenti e collaboratori impegnati nella gestione dei ginnasti e delle ginnaste, così come nell’organizzazione generale della manifestazione. A tutti giungano i ringraziamenti ed i complimenti del presidente che, prima volta dall’ormai lontano 1993, non ha potuto presenziare, se non per breve tempo il mattino, rimanendo anch’esso bloccato fino a sera sulle innevate e intasate strade cantonali.
Doveroso, ma pure un grande piacere per il sottoscritto, ricordare, a nome di tutti i componenti la SFG Mendrisio, coloro che sostengono il sodalizio nei suoi numerosi impegni e che anche in questa occasione hanno contribuito alla realizzazione di questa splendida gara. Il Comune di Mendrisio innanzitutto e poi gli sponsor societari: Caffè Chicco D’Oro, Garage Bonfanti, Banca Raiffeisen, Ottica Meier + Gaggioni, Hydro Arco, Angolocasa e Fonderia d’arte Perseo. A tutti e da tutti noi… di cuore,  grazie.
                                                                                                                                         Maurizio Sala