La “Tusculum” sbarca a Melano

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Nel Basso Ceresio, nel settore delle case per gli anziani, ci si sta muovendo come a Morbio Inferiore. Qui la locale Fondazione San Rocco sta mandando avanti un progetto di strutture “in rete” che coinvolge, oltre alla “San Rocco”, le necessità di due altri Comuni, Coldrerio e Vacallo, in cui sorgeranno nei prossimi anni, sotto il medesimo cappello, due case per anziani medicalizzate di nuova generazione. Simile il progetto di Melano: una fondazione, la “Tusculum”, per il tramite del Cantone e dei Comuni del Basso Ceresio, finanzierà la costruzione di una casa con 55 posti letto nel centro del paese dove oggi si trovano il posteggio e il parco giochi, nei pressi dello stabile residenziale Filanda, su terreni comunali.

La casa sarà “in rete” con quella esistente di Arogno e, soprattutto, all’ampliamento di questa, già in cantiere, denominato Padiglione Domus Hyperion.

Capolago chiusa entro il 2017
Una terza casa gestita dalla fondazione, la Luigi Rossi, di Capolago (Comune di Mendrisio), verrà chiusa entro breve tempo e i posti letto attribuiti alle strutture di Arogno. La data fissata dalle autorità competenti è il 31.12.2017; ma le sorti della struttura sono legate al cantiere dell’ampliamento di Arogno che ha già accumulato un ritardo di 5 mesi a causa di ricorsi sulle assegnazioni di alcuni lavori.

I pazienti psichiatrici soli di Capolago
Lo stabile di Capolago, che guarda su una strada cantonale molto trafficata, è vetusto e inadeguato, da tempo, ai requisiti odierni richiesti per un soggiorno confortevole, nonostante le cure dispensate siano conformi agli standard cantonali. Lì vivono  diversi pazienti anziani colpiti da malattie psichiatriche croniche. Si lavora in collaborazione con l’OSC di Mendrisio. Si tratta di persone che, generalmente, non possono contare su famigliari e la maggior parte di loro ha un curatore. I posti letto assegnati a questa casistica sono 15 e saranno trasferiti ad Arogno, nel nuovo padiglione.

Distante, ma è un progetto inclusivo
Il progetto di ampliamento in cantiere in Val Mara non è stato esente da critiche, negli anni scorsi, da parte di coloro che temono la lontananza di Arogno dai centri più abitati, e la conseguente difficoltà di raggiungere i propri cari. Ma se appena si conosce la casistica di Capolago  – limitatamente a quella psichiatrica – non è difficile capire che quella di Arogno è una soluzione valida, che migliora la loro qualità di vita, spiega a l’Informatore il direttore della Fondazione Tusculum Emilio Devrel. Per diverse di queste persone, che provengono anche da altri Cantoni svizzeri, la partenza da Capolago, in mancanza di alternative, potrebbe tradursi nella partenza verso la Svizzera interna, presso strutture psichiatriche chiuse. Ad Arogno, invece, la Fondazione Tusculum sta mettendo in piedi un progetto inclusivo, nell’ambito di una costruzione aperta, con il giardino e, soprattutto, con una presa a carico ulteriormente rispettosa della situazione sociale in cui questi pazienti si trovano. Tutto ciò nel contesto di un concetto che coinvolge anche i malati di demenza senile, casistica che pure disporrà di 16 letti, ai quali se ne aggiungeranno 4 per soggiorni temporanei; altri 4 saranno denominati “letti sollievo”, destinati ai brevi soggiorni di malati di Alzheimer curati al loro domicilio, affinché i loro famigliari, anche solo per una o due notti o per un fine-settimana, possano essere sollevati dalle cure ai loro congiunti, molto impegnative.

Aggiornamenti tempestivi
I pochi chilometri che separano Arogno dai paesi del Basso Ceresio e dalla pianura sono, insomma, una distanza accettabile, sapendo che all’imbocco della Val Mara la “Tusculum” è attenta, e non da oggi, ad interpretare con tempestività gli aggiornamenti nel settore delle cure geriatriche. Come, per esempio, le terapie non farmacologiche e la realizzazione di ambienti protesici, progetto apposito per le camere e i corridoi che verrà presto annunciato ufficialmente, con l’obiettivo di ridurre in modo significativo l’impiego di farmaci  secondo valide esperienze già condotte all’estero.

Melano, legislatura impegnativa
A Melano, intanto, ci si prepara ad accogliere la casa degli anziani che la stessa fondazione costruirà con l’inizio del prossimo decennio, contando sul contributo cantonale che, al momento attuale, non è ancora stato deliberato. La prossima legislatura vedrà il Municipio impegnato a pianificare l’insediamento. Il 12 novembre scorso l’autorità ha presentato in una serata pubblica, cui ha partecipato il direttore del DSS Paolo Beltraminelli, la relativa variante di PR che nei prossimi mesi sarà sottoposta al Consiglio comunale. Il terreno, come detto, è quello oggi occupato dai posteggi e dal parco giochi; due strutture indispensabili che non spariranno grazie all’autosilo e a un nuovo spazio per i bambini, progettato, secondo una concezione che si sta definendo in questi mesi, al centro della nuova costruzione.

Pazienti complessi a Melano
Anche a Melano, come a Vacallo, Morbio e Coldrerio, si mira soprattutto a mettere in relazione nonni, bisnonni e nipotini. La Fondazione Tusculum sta già pensando a spazi destinati anche alla popolazione – asilo nido, studio medico aperto al territorio, centro diurno non terapeutico e sala multiuso – secondo il medesimo pensiero adottato per l’ampliamento di Arogno che include, fra gli altri servizi comunitari, la mensa scolastica. A Melano 40 letti saranno di tipo geriatrico, 10 per i malati di demenza senile allo stadio iniziale e 5 saranno riservati ai casi complessi di  anziani colpiti da SLA, vittime di un trauma cranico o in una situazione di coma vigile (UCC). Attualmente questi pazienti sono curati ad Arogno.